Ennesimo blitz vandalico degli attivisti che devastano l’ambiente: imbrattata la sede del Senato

Nuovo blitz dei sedicenti ambientalisti di “Ultima generazione” a Roma. Stamattina poco prima delle 8 alcuni “militanti” hanno spruzzato vernice rossa sulla facciata del Senato, imbrattando il portone e alcune finestre di Palazzo Madama. Cinque persone sono state accompagnate in questura a Roma per essere identificate e la loro posizione è al vaglio. Le indagini sono svolte dalla Digos di Roma e dai carabinieri. Alla base del gesto, si legge in un comunicato, “la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”.
Questi cuor di leone si sono svegliati solo con questo governo: l’ambientalismo è una scusa
Ma è strano che coi precedenti governi questi “militanti” non avessero sviluppato questa grande cosicenza ambientale. Solo con la destra al governo si sono svegliati. Non è azzardato ipotizzare che si tratta di un disegno ben più vasto, che passa dai no-tav all’invasione dei clandestini ai centri sociali, utilizzando l’emergenza ambientale – tutta da dimostrare – come scusa per la loro lotta politica schierata da una parte ben determinata. Peché questi cuor di leone non fanno le loro buffonate in Cina, primo Paese inquinatore del mondo? Perché, come si dice a Roma. mpm gli regge.

La Russa: azione vigliacca
“Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza. Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno all’edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione”. Lo afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando l’azione dei falsi ambientalisti.