Ennio Morricone, genio ed eccellenza italiana nel mondo

Il novembre di 93 anni fa nasceva a Roma una stella. Ennio Morricone, il musicista italiano maggiormente riconosciuto al Mondo, insieme a Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.
Giovane studente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Morricone si diploma prima in tromba e poi in Composizione sotto la guida del Maestro Goffredo Petrassi. Ed oggi è universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, con oltre quattrocento colonne sonore originali.
Il successo non arriva subito, anzi, la strada comincia in salita. Dalla sua autobiografia “Inseguendo quel suono, la mia vita”, si scopre come Ennio Morricone abbia passato tanti anni a lavorare come arrangiatore di musica leggera e come interprete jazz per sbarcare il lunario.

Per Ennio Morricone tanti premi e riconoscimenti. Ma il successo non arrivò subito

Non stiamo qui ad elencare gli infiniti premi e riconoscimenti, dagli Oscar alle Lauree ad honorem. Vogliamo anzi tratteggiare alcuni caratteri originali del Maestro, cominciando dal suo vocabolario sonoro, unico nel suo genere. Le sue voci sono inconfondibili, frutto di una elaborazione musicale che predilige le semifrasi tonali, e il suo “laboratorio orchestrale” rappresenta oggi, il punto di riferimento fondamentale per studenti e compositori.
Vogliamo ricordarlo anche come Compositore di Musica assoluta con oltre cento opere, per numerose formazioni, orchestrali e soliste. Il cui materiale sonoro si inserisce nel solco della tradizione. Anche se affascinato dalla musica atonale e dodecafonica, Ennio Morricone ricorre sempre alle agogiche tonali per sorprendere generazioni di spettatori.

La fusione perfetta tra musiche e immagini

Uno dei segreti, che viene tramandato dalle numerose interviste, è la netta autonomia espressiva delle parti musicali, rispetto alle immagini. Con una costruzione che parte da una cellula melodica, verso una struttura tonale che avvolge la scena e via via supporta le immagini attraverso una sapiente orchestrazione. Pensiamo al tema del film Mission.
Per rievocare una frase celebre, manifesto di composizione, Il Maestro sosteneva che “l’ispirazione non esiste”. Esiste la “traspirazione”, ovvero il riaffiorare degli studi e il bagaglio di esperienze musicale passate.
Grazie a Morricone anche l’industria discografica entra nelle musiche da Film, basta citare alcuni grandissimi registi che hanno lavorato col Maestro. Sergio Leone, Pier Paolo Pasolini, Patroni Griffi, Bernardo Bertolucci, Tornatore, fino agli americani Brian de Palma, Oliver Stone e Almodovar.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, anche attraverso il lavoro musicale, racconta un carattere di una umiltà disarmante. Mai una tensione, nemmeno quando nell’ultima parte della sua esistenza, Morricone intraprende la Direzione d’Orchestra.

Morricone musicologo

Non tutti sanno della sua attività da musicologo, insieme a Michele Campanella e Uto Ughi. Il Maestro infatti si è impegnato per implementare lo studio della Musica nelle scuole primarie, dove ancora oggi si paga la grande carenza di insegnamento nell’arte dei suoni da parte dei programmi ministeriali.
Durante il lockdown, sui tetti di Roma sono stati eseguiti in forma spontanea, i suoi temi più famosi. Chitarre, flicorni, viole, tutti hanno scelto Morricone. Le sue note, cariche di emozioni, ancora oggi echeggiano per le strade della Capitale come un inno di speranza. Noi possiamo solo dirgli grazie, Maestro, tutto il resto è….Musica.