Letta, il Picchiatello dei giorni nostri. Ancora contro Matteo Salvini

Curate Letta Picchiatello, come al tempo di Jerry Lewis. Perché ogni giorno la neuro deve correre appresso al segretario del Pd che ne spara sempre più grosse.
Come poco fa. Irrefrenabile, dal Nazareno ha mandato un altro dei suoi poderosi tweet che fanno interrogare il mondo in ansia per la guerra all’orizzonte: “Con quello che sta succedendo, con l’invasione russa, cosa sarebbe dell’Europa oggi se Salvini, Le Pen e Abascal fossero a capo dei governi di Italia, Francia e Spagna?”.

Letta, Picchiatello dei giorni nostri
Deve aver mangiato male Enrico Letta Picchiatello. Perché evidentemente non deve essersi accorto che con Matteo Salvini ci governa da un po’ di tempo anche se a processo i suoi ce lo hanno mandato prima che nascesse il governo di Mario Draghi.
Insomma, ci sta insieme e lo insulta. E perché poi? Per essere andato in Polonia in missione umanitaria? Fa il tifo per quel sindaco sciagurato il Picchiatello del Nazareno? È questo il modo di stare insieme di cui Letta parla e straparla ad ogni piè sospinto?
Che cosa intende imputare a Salvini sulla guerra il numero uno delle correnti del Pd? Di volere la pace a tutti i costi? Ma non era una volta la sinistra a chiederla?
Ora c’è la sinistra guerrafondaia
La fine del conflitto dovrebbe essere nell’animo di tutti, ma un partito democratico guerrafondaio non tollera che possano dirlo altri – e nella sua maniera – all’infuori di lui.
Un atteggiamento, quello di Letta, davvero vergognoso che indica come nemico chi è suo alleato – sia pure temporaneo – nel governo della Nazione.
Dovrebbe scusarsi, il segretario del Pd, perché con la guerra tra Russia e Ucraina e i morti che provoca non si dovrebbe scherzare né fare propaganda. Ma Twitter è più forte di lui e deve esibirsi ogni giorno contro il nemico che sostiene il suo stesso governo. E addirittura nel bel mezzo di una guerra foriera di pessime prospettive. Se è capace di vergognarsi, Letta lo dimostri ora.