Era latitante: gli agenti lo catturano nella camera mortuaria del Gemelli

Hanno aspettato il momento più opportuno per arrestarlo e non prima di essersi sincerati che il 31enne, presente all’interno della camera mortuaria dell’ospedale, fosse proprio il latitante che cercavano. L’uomo, H.M. era destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica di Velletri. I poliziotti del commissariato Casilino, diretto da Michele Peloso, hanno arrestato un uomo originario di Genova che doveva scontare una pena di due anni e tre mesi di reclusione. Il latitante non aveva un domicilio. Non avevva un indirizzo di residenza. E neppure una stabile dimora dove rintracciarlo. Quindi gli agenti, dopo avere saputo della morte di un caro amico del ricercato e che lo stesso si trovava presso la camera mortuaria di un ospedale romano, nella zona nord della città, lo hanno aspettato lì confondendosi fra i familiari di altri defunti. Il 31enne ha intuito la presenza dei poliziotti e ha cercato di fuggire, aiutato da un complice, ma è stato trovato poco dopo dagli agenti in un parcheggio, nascosto dietro un muro. Bloccato, è stato portato al carcere di Rebibbia.
Non solo il latitante, scoperto laboratorio di spaccio
Giornata sfortunata anche per gli spacciatori di San Basilio che avevano allestito un vero e proprio laboratorio clandestino. Nel laboratorio clandestino veniva raffinata e tagliata una ingente quantità di cocaina purissima. I Carabinieri hanno anche arrestato un ragazzo di 24 anni. Avevano allestito il laboratorio in una cantina in disuso in via Recanati.

I carabinieri hanno sequestrato un chilo di cocaina
I militari stavano transitando in via Recanati quando hanno notato l’uomo confabulare con un’altra persona e lo hanno fermato. Originario della provincia di Reggio Calabria, con precedenti. I carabinieri gli hanno trovato in tasca una chiave che si è scoperto aprire la porta di una cantina in disuso nella stessa strada. Nel local, i carabinieri hanno trovato 1,084 Kg di cocaina purissima che una volta tagliata avrebbe fruttato circa 2,5 kg da cui, secondo i prezzi delle dosi a San Basilio, si sarebbero potuti ricavare più di 150.000 euro. L’arrestato è accusato di detenzione ai fini di spaccio. Pertanto, ora è in camera di sicurezza per essere sottoposto questa mattina al rito direttissimo presso le aule del Tribunale. Al termine dell’udienza di convalida, il giudice ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere in attesa del giudizio.