Era ora: la Tari (immondizia) dovrà essere rimborsata ai romani. Ma nessuno vuole pagare…

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Era ora: la Tari, la tassa sull’immondizia, dovrà essere rimborsata. Ovviamente laddove non si faccia la raccolta. Dopo tante proteste, ora finalmente c’è un precedente. Lo ha stabilito la Commissione tributaria provinciale di Roma, i cui giudici hanno stabilito che un ristoratore dovrà essere risarcito. L’Ama, che peraltro non negava il fatto che la raccolta non fosse stata effettuata, ha comunque perso su tutta la linea. In ogni caso, la sentenza segna un precedente importante. Qualunque cittadino, qualora la raccolta dei rifiuti non venga effettuata o dove non vi siano contenitori per l’immondizia, potrà chiedere il rimborso della Tari pagata. Pagata, come ben sanno i romani, senza avere alcun servizio e con la città sistematicamente sporca.

Era ora: Ama o Campidoglio dovranno pagare

Molti comitati di quartiere, associazioni, esercizi commerciali, hanno già presentato ricorsi per riavere il maltolto da un comune che non raccoglie neanche l’immondizia. Ma adesso c’è il precedente. E non appena saputo della sentenza, però, l’Ama ha già fatto marcia indietro, rifiutandosi di pagare il dovuto. Perché, è la giustificazione, la competenza di tutte queste vertenze è del comune, dicono all’Ama. Perché poi è il Campidoglio che gestisce materialmente gli incassi. Quindi se la vedrà l’assessorato al Bilancio, e non l’azienda Ama, che è una municipalizzata del comune. Va anche detto che prima gli incassi andavano all’Ama, mentre da pochi mesi li gestisce direttamente il comune. Probabilmente se ne faranno carico Ama e comune a seconda delle epoche cui si riferiscono i ricorsi. Intanto l’Ama non è riuscita neanche a far partire una specie di commissione che avrebbe dovuto considerare le azioni legali. Come potrebbe efficacemente raccogliere i rifiuti di Roma? Concludendo, però, bisogna che l’Ama la faccia partire questa commissione: di grane legali ne avranno a non più finire. I romani non aspettavano altro che un pronunciamento dei giudici. Che è arrivato. Era ora.