Era ricercato ma si nascondeva a Lavinio, arrestato un ghanese

Lavinio è un luogo di spaccio ed un covo di ricercati. A testimoniarlo sono le operazioni di controllo e i risultati degli interventi delle Forze dell’Ordine di un territorio abbandonato a se stesso.
Lo spaccio
Ieri, intorno alle 19 (quando sul Litorale c’è ancora la luce del sole) un uomo, di origine marocchina di 41 anni, è stato scoperto dagli agenti del Commissariato di Anzio a spacciare.
Il luogo è il solito: le viuzze intorno alla stazione di Lavinio. Il 41enne è stato fermato e trovato in possesso di hashish pronto alla vendita. Per lui è scattato l’arresto in flagranza di reato e domani verrà processato a Velletri per direttissima.

Aveva un mandato di cattura
A Velletri è finito anche un ghanese di 30 anni. Questa volta, però si sono aperte le porte del carcere. Era ricercato da tempo, ma si nascondeva a Lavinio.
Grazie ai servizi di controllo, i poliziotti hanno rintracciato e fermato l’uomo classe ’95 su cui pendeva un mandato di cattura per rapina. Ora è in cella per scontare la sua pena.
Le intimidazioni a chi denuncia
Purtroppo, gli arresti di ieri sera non bastano. L’aria a Lavinio si è fatta pesante.
Nella stessa notte si è verifica un episodio gravissimo. Il marciapiede davanti ad un’attività commerciale è stato cosparso di benzina. Un atto intimidatorio denuncia un cittadino sui social: “Hanno creato il terrore per chi vive sopra – il negozio – e nelle vicinanze. Il problema è grave, e prima o poi ci scappa la vittima (noi speriamo di no)”.
La benzina data alla fiamme per fortuna non ha prodotto conseguenze gravi, non ci sono stati feriti, ma rimane la paura per chi vive in zona. Non è la prima volta che il commerciante viene aggredito e minacciato. Solo pochi giorni fa il minimarket è stato preso di mira da un uomo di nazionalità marocchina in pieno giorno davanti ai passanti, tra cui bambini. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ha rotto i vetri del negozio ed ha aggredito il proprietario con calci e pugni che ha dovuto ricorrere alle cure mediche.
Il commerciante, un cittadino italo-marocchino che vive in Italia da più di 40 anni, da anni si batte in prima linea, al fianco del comitato di quartiere, per ristabilire la legalità a Lavinio Stazione e promuovere un’integrazione sana, tanto da guadagnarsi la stima e il supporto di molti cittadini.