Esce “Anni bui”: storie di uomini in divisa tra Br e terrorismo irredentista

terrorismo sudtirolese

Un libro dedicato alle vittime, quelle cadute in servizio per mano del terrorismo da nord a sud, nel periodo più cruento in Italia, dal 1956 al 1980. Esce il 3 maggio in libreria “Anni bui” scritto dal giornalista e storico Salvatore Lordi. Il volume, edito da Bibliotheka Edizioni (18 euro) racconta in 536 pagine una lunga storia di dolore movimenti rimasti nella memoria degli italiani. Non solo Br, Nar o Prima linea ma anche l’irredentismo sudtirolese che negli anni Sessanta mise a ferro e a fuoco l’Alto Adige lasciando sul terreno decine di uomini in divisa.

Il terrorismo attraverso la vita dei familiari

La data di uscita non è casuale, così vicina a quel 9 maggio, tristemente famoso per la strage di via Fani, e diventato per legge, il giorno di memoria delle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi. Ascoltando le testimonianze di mogli, figli, fratelli, parenti dei tanti poliziotti, carabinieri, finanzieri e ufficiali dell’Esercito caduti per mano dei terroristi, Lordi porta a galla storie mai raccontate, pagine dedicate a ragazzi, uomini e donne comuni.

Ricordi intimi di famiglie distrutte

C’è chi tratteggia la scena del suo matrimonio, chi ricorda una passeggiata al parco e chi, come i figli, i regali ricevuti al compleanno o uno scappellotto per non aver studiato. Accanto a questi scampoli di vita emerge sullo sfondo una società in evoluzione, che lascia alle sue spalle eredità di un’educazione ferrea e di tanti sacrifici per tirare avanti. “Forse negli ultimi quarant’anni si è detto tutto, o quasi, di un fenomeno che ha lacerato un Paese portandolo sull’orlo della guerra civile – spiega Salvatore Lordi.

Non si sa nulla dell vite precedenti dei servitori dello Stato

Ma si sa poco, anzi nulla, di coloro che, indossando una divisa, furono ammazzati dalla violenza politica”. Nella follia di quegli anni, di alcuni di questi servitori dello Stato si ricorda a fatica un volto, forse la strada dove trovarono la morte. Con “Anni bui” Lordi cerca di restituire a tutti quei carabinieri, finanzieri, poliziotti e ai soldati, i momenti più teneri vissuti all’interno delle famiglie. “Sono entrato in punta di piedi e con rispetto nelle loro case dove il mio sguardo volgeva sulle foto del loro caro poggiata su un comò.

Racconti di vedove e figli

E piano piano, al cospetto di quelle immagini, ho raccolto storie emozionanti di vedove e figli. Cercando di far emergere vite straordinarie che, in molti casi, erano state deliberatamente cancellate dai ricordi”. Il lungo lavoro raccoglie anche testimonianze dei vertici delle Forze dell’Ordine (Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza). Ed è introdotto da una prefazione del magistrato Guido Salvini.

“La ricerca di Salvatore Lordi – scrive Salvini – riempie una pagina vuota della nostra memoria. Porta alla luce storie che sinora erano rimaste solo ricordi personali e familiari, a rischio di diradarsi e scomparire. Ma grazie a questo libro, che spero leggeremo anche nelle scuole, non sarà così”.