Esce il “Diario di un batterista”, in cui l’autore condivide la sua ricerca e l’esperienza

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E’ uscito in tutte le librerie e nei web stores “Diario di un batterista”, il diario di Michele Avella delle edizioni Terre Sommerse. Le idee contenute nel diario sono frutto di ricerca, esperienze e soprattutto forte passione per lo studio. Michele Avella comincia a suonare la batteria all’età di 13 anni circa, per passione e non per farlo diventare un lavoro. Viveva giorno per giorno le emozioni che questa magnifica arte gli donava. Stimolato dallo studio dei tanti argomenti, iniziò a trascrivere le sue idee. E infatti a oggi esistono tantissimi metodi, si toccano tutti gli argomenti possibili, per questo decide di non seguire una linea specifica, ma di riportare spunti, routine, piccole composizioni, sistemi di interpretazione vari, frutto di intuizioni e semplici rielaborazioni.

“Ho cercato di rendere fruibili argomenti che richiedono una certa preparazione”

“Ho cercato di rendere abbastanza fruibili, argomenti che richiedono una certa preparazione” – asserisce sicuro l’autore -. “Non ho seguito la classica sequenza step by step, lo scopo è quello di dare agli interessati del materiale da integrare nel loro programma di studi”. Gli argomenti trattati sono vari e hanno lo scopo di stimolare la creatività e la ricerca personale, due qualità che non devono mai mancare se si vuol fare la “differenza”.

Un libro rivolto a tutti i batteristi

Il libro in realtà è rivolto a tutti i batteristi professionisti o studenti. E l’obiettivo è quello di ampliare il proprio vocabolario, riuscendo così ad inserire nel proprio percorso di studi. Ossia piccoli tasselli che andranno ad arricchire la propria creatività e il livello di ricerca personale. “Ho avuto la fortuna di incontrare bravi insegnanti – continua – e cimentarmi nelle situazioni più disparate, riuscendo così ad acquisire una certa versatilità. E, di conseguenza, questo aspetto ha influenzato non poco il mio approccio alla didattica. Sono sempre stato dell’idea che un bravo insegnante debba trasmettere le giuste nozioni”.