Esce un altro libro sulla storia di Ordine Nuovo, laboratorio di idee

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A quasi mezzo secolo dal suo scioglimento si torna a parlare di Ordine Nuovo.  “A differenza di quello che sostiene la storiografia ufficiale, Ordine Nuovo è stato il maggior laboratorio politico e culturale di quella che una volta era la Destra italiana, sia radicale che parlamentare”. Lo sostiene il giornalista Sandro Forte, autore del libro “Ordine Nuovo Parla” edito dalla casa editrice Mursia. Un volume che ripercorre le tappe del movimento di estrema destra extra parlamentare, che ha come filosofo di riferimento il filosofo tradizionalista Julius Evola e che nasce, ancora non ufficialmente, nei primi anni Cinquanta da una corrente giovanile interna al Movimento Sociale Italiano, i Figli del Sole.

I molti volti di Ordine Nuovo

I militanti di Ordine Nuovo, da subito sono contrari al rientro nel Msi considerato un partito ormai “asservito alla borghesia e all’imperialismo statunitense”. La prima sede è a Roma, in via Flavia 42 e la prima riunione si tiene il 15 novembre del 1953 nella sezione missina di Prati, in via Cola di Rienzo 133. Presenti Pino Rauti, Paolo Signorelli, Paolo Andriani, Clemente Graziani, Sergio Sabatini, Elsa Levrini Sabatini e tanti altri. Da lì Ordine Nuovo inizierà la propria battaglia, ma senza mai abbandonare una propria idea, una propria dimensione anche culturale.

Un rapporto di polizia ne decretò la fine

Il rapporto di polizia che dà il via all’inchiesta giudiziaria per ”ricostituzione del partito fascista” attribuisce una quarantina di episodi di violenza, ma enfatizza le potenzialità eversive del movimento. A livello giovanile On è il movimento più forte e rivoluzionario di quegli anni. Come simbolo verrà scelta l’ascia bipenne. La creazione ufficiale come movimento politico avviene il 21 dicembre del 1969, solstizio di inverno. Una data, quella appunto del solstizio, scelta per riaffermare la propria intransigente ispirazione evoliana. Il primo congresso nazionale si tiene a Lucca nell’ottobre 1970. Il rapporto di polizia che dà il via all’inchiesta giudiziaria per ”ricostituzione del partito fascista” attribuisce una quarantina di episodi di violenza, una cifra davvero irrisoria per quegli anni feroci, in cui uccidere un fascista non era reato.

Anche Giulio Maceratini tra gli animatori

Sandro Forte scrive e ricorda di come Ordine Nuovo faccia proprio il pensiero di Evola e si costituisca in Centro Studi – di cui il compianto Giulio Maceratini ne era un esponente di spicco – uscendo poi dal partito. “Ed ancora elabora tesi e progetti, pubblica riviste e giornali, si divide fra chi rientra nel Msi e chi continua il suo percorso da extraparlamentare. Ma, soprattutto, è presente in tutte le piazze d’Italia, nelle scuole come nelle università.

Viene messo fuorilegge, falcidiato da arresti e processi che però non scoraggiano i suoi militanti”. Un volume in cui è Ordine Nuovo a parlare, attraverso i suoi militanti e i suoi scritti: testimonianze, documenti, giornali, riviste, lettere, interviste. “Un libro da leggere per comprendere, senza pregiudizi, cosa è stato Ordine Nuovo al di là delle interpretazioni faziose e dei teoremi giudiziari. Il libro è dedicato “a chi non c’è più, ma è sempre con noi”, conclude il giornalista Sandro Forte.