Esplosione Aprilia, è Ornella Clementini la terza vittima: era tornata per pulire prima di cambiare casa
È Ornella Clementini, 62 anni, la terza vittima dell’esplosione del villino di Aprilia. La tragedia assume contorni sempre più grotteschi. Non solo la nonna Laura Di Petrillo, di 73 anni, e la nipotina Carlotta, che avrebbe compiuto 12 anni l’antivigilia di Natale, il 23 dicembre. A morire sotto le macerie anche un’affittuaria della villetta trifamiliare di via Apollo. Che per ironia del destino, avrebbe dovuto traslocare dopo 5 giorni.
Ornella Clementini, morta per pulire casa
Ornella viveva in affitto in una delle abitazioni del villino di via Apollo, ma sabato 21 dicembre avrebbe detto addio a quella casa. Il trasloco era stato fatto, mancava solo un ultimo passaggio: pulire l’abitazione per lasciarla in ordine. “Era tornata per sistemare tutto, come una persona perbene” raccontano i vicini, ancora sconvolti. Ma in quel momento è esploso tutto. Il boato, il crollo, e Ornella, come le altre vittime, è rimasta sepolta sotto le macerie.
Chi era Ornella
Ornella Clementini era una cantante, contralto. Faceva parte del Coro Liberi Cantores. E proprio loro hanno postato un messaggio di cordoglio. “Una persona davvero speciale – spiega l’associazione – piena di entusiasmo, allegria, spensieratezza e risate, ma anche con una profondità e una sensibilità unica. Ci mancheranno le tue foto rubate, le tue vignette, i tuoi sorrisi e le tue battute. Questo non dovevi farcelo Ornella. Con tutto il nostro amore”. Per questo motivo tutte le attività e gli eventi in programma del Coro Liberi Cantores sono sospese almeno fino a Natale. I concerti di oggi e di sabato 21 dicembre (il tradizionale concerto Candlelight presso la chiesa di San Michele Arcangelo) sono stati momentaneamente annullati.
Trovata dopo ore
Inizialmente, i vigili del fuoco avevano estratto i corpi senza vita di Laura e della nipotina Carlotta, mentre il marito di Laura, Giovanni Raffa, 79 anni, era stato ritrovato ancora in vita. Di Ornella, però, nessuna traccia. Solo in tarda serata, dopo aver notato la sua auto parcheggiata in strada, i soccorritori del team Usar (Urban Search and Rescue) hanno ripreso a scavare. È stato così, intorno alle 23, che hanno trovato il suo corpo.
Cosa è successo davvero?
Le indagini sono in corso e puntano a chiarire le cause di questa terribile esplosione. In un primo momento si era ipotizzata la rottura di una bombola GPL all’esterno dell’abitazione, ma è stata trovata intatta e vuota, nonostante fosse stata ricaricata appena due ore prima. Ora si sospetta una fuga di gas proveniente dall’impianto di riscaldamento: una perdita invisibile, forse ignorata, che avrebbe saturato gli ambienti fino al crollo fatale.
Una tragedia evitabile?
I carabinieri di Aprilia stanno analizzando ogni dettaglio, mentre nei prossimi giorni sarà ascoltata la società incaricata della manutenzione dell’impianto. Se una negligenza ha contribuito a questa tragedia, presto verrà alla luce. Forse, tutto questo poteva essere evitato. Un’intera comunità, intanto, piange una famiglia distrutta e una donna che si trovava lì per puro dovere. Una vicenda dove il destino ha giocato la sua carta più crudele.
