Estate rovente, parte la campagna Antincendio Boschivo. I vigili del fuoco: “Chiamate raddoppiate”

È ufficialmente scattata oggi, 15 giugno, la Campagna AIB 2025 (Antincendio Boschivo), che nel Lazio vede il rafforzamento dei presìdi e una pianificazione straordinaria per fronteggiare una stagione estiva che si preannuncia ad alto rischio incendi. A confermare l’allarme è l’ingegner Adriano De Acutis, Comandante dei Vigili del Fuoco di Roma, che sottolinea come i roghi, già numerosi in questi primi giorni di caldo, rappresentino una minaccia crescente per il territorio e la viabilità. Negli ultimi giorni si sono registrati i primi incendi dell’estate: fiamme a Monte Mario, lungo la via Trionfale, all’altezza di via Cavalieri di Vittorio Veneto; fumo denso al Parco degli Acquedotti e lungo la Pontina, in prossimità di Castel Romano. Scene già viste, che ricordano quanto il fenomeno sia ciclico ma, secondo i dati ufficiali, in preoccupante crescita.
+90% del roghi rispetto al 2023
Solo nella provincia di Roma, nel 2024 si è già registrato un aumento del 90% degli incendi di vegetazione rispetto allo stesso periodo del 2023: da 3.245 a 6.204 interventi. A livello nazionale, il trend è in crescita ovunque, complice la siccità, le alte temperature e la mancata pulizia del sottobosco. “La stagione si annuncia impegnativa – spiega il Comandante De Acutis –. Per questo, a partire da oggi, sono attivi 8 presìdi AIB permanenti su tutto il territorio provinciale, pronti a intervenire in tempi rapidi anche nelle zone più impervie. Disponiamo inoltre di una flotta aerea per i lanci d’acqua dall’alto, fondamentali nei terreni non raggiungibili dai mezzi di terra”.

Oltre 500 chiamate al giorno
La Sala Operativa del 115 è il cuore pulsante della risposta alle emergenze. Operativa H24, è gestita da funzionari esperti e personale altamente qualificato. In media, ogni giorno arrivano oltre 500 chiamate, che si traducono in oltre 150 interventi, cifra che può salire a 250 nel periodo estivo. “Dal momento della segnalazione – continua De Acutis – il tempo medio per l’arrivo sul luogo dell’emergenza è di circa 16 minuti. Un’efficienza fondamentale quando si tratta di contenere un incendio in fase iniziale”.
Il territorio della capitale è presidiato da 28 sedi operative e 3 distaccamenti volontari, con focus strategici sugli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, nonché sul porto di Civitavecchia. Completano il dispositivo i nuclei specializzati, come i sommozzatori e il distaccamento fluviale per le emergenze sul Tevere.
Incendi, quasi un terzo del totale di interventi
La casistica degli interventi dei Vigili del Fuoco è ampia, ma gli incendi rappresentano quasi un terzo del totale. Seguono il soccorso a persone e i salvataggi (25%) e i problemi strutturali agli edifici (7%).
“La tipologia più critica durante l’estate – aggiunge il Comandante – è l’incendio di interfaccia, ovvero roghi che si sviluppano in aree di transizione tra campagna e abitazioni, o vicino a strade e autostrade. Anche se non sempre ci sono pericoli diretti per i veicoli, è spesso necessario chiudere le arterie stradali durante le operazioni di spegnimento, per tutelare la visibilità e l’incolumità pubblica”.
Dolosi o per negligenza
Dietro molti incendi estivi ci sono comportamenti umani scorretti. “Le cause possono essere dolose, ma anche frutto di disattenzione o negligenza, come accendere fuochi per bruciare sterpaglie – spiega De Acutis –. Anche una semplice attività agricola può sfuggire al controllo se la vegetazione è secca e il sottobosco non è pulito”.
La prevenzione, dunque, è la prima arma a disposizione. “Ai cittadini chiediamo senso di responsabilità. Niente fiamme libere, neanche per la pulizia dei campi. E se si avvista un incendio, mai sostare sottovento: ci possono essere cambi repentini della direzione del vento e coinvolgere aree a rischio come frasche e canneti”.
La sfida dell’estate 2025
Con il via alla Campagna AIB, le istituzioni si preparano ad affrontare una stagione difficile. Ma senza la collaborazione attiva dei cittadini, gli sforzi rischiano di non bastare. Ogni segnalazione tempestiva, ogni comportamento virtuoso, ogni piccolo gesto può fare la differenza.
La lotta agli incendi boschivi non si vince solo con mezzi e numeri, ma con una coscienza collettiva che metta la tutela del territorio al primo posto. L’emergenza è già cominciata. Sta a tutti noi non alimentarla.










