Evade ancora Johnny lo Zingaro. Era in permesso premio, ora è caccia all’uomo

Ennesima evasione per Johnny lo Zingaro. Come in un vero e proprio romanzo criminale al quale sembra che non si riesca a mettere la parola fine. Infatti era il 1975 quando neppure quindicenne Giuseppe Mastini – questo il vero nome dell’uomo –  conosceva per la prima volta il carcere. Nell’istituto minorile romano di Casal del Marmo. Per aver freddato un tranviere, Vincenzo Bigi. Il quale aveva dato al criminale in erba un passaggio in macchina. Omicidio realizzato con estrema freddezza, per rubare un orologio e i pochi soldi che il conducente aveva in tasca. Nato nel 1960 da una famiglia di giostrai Sinti, Johnny si era trasferito a Roma all’età di 10 anni. E non è certamente nuovo a fughe e latitanze. La prima delle quali risale proprio a quel 1975, dal carcere minorile. In quel caso venne riacciuffato dopo poco tempo. prima di riuscire a scappare di nuovo. Qualcuno lo accusa anche di complicità nell’omicidio di Per Paolo Pasolini dello stesso anno. Ma l’episodio che cambia la vita dello ‘Zingaro’ risale al 1987. Quando esce in permesso premio e non rientra più. Pochi giorni dopo secondo l’accusa Johnny si introduce nella villa dei coniugi Paolo e Veronique Buratti uccidendo l’uomo a bruciapelo e ferendo gravemente la moglie. Poi con la compagna Zaira Pochetti ruba un auto e sequestra una ragazza ventenne, Silvia Leonardi. E inizia una rocambolesca fuga.

Dalla caccia all’uomo del 1987 all’ultima fuga, Johnny lo Zingaro scappa di nuovo

In occasione della fuga del 1987, furono mobilitati oltre 700 poliziotti per dare la caccia al latitante Giuseppe Mastini. Che doveva già scontare l’ergastolo per due omicidi. Dopo una serie di inseguimenti rocamboleschi e di scontri a fuoco, fu lo stesso Johnny ad arrendersi. Sentendosi oramai braccato e giunto al capolinea. Non prima però di avere freddato un agente, il povero Michele Girardi. La cattura definitiva di Johnny lo Zingaro risale al 24 marzo del 1987, ma il vizietto della fuga il Mastini non lo ha mai perso.

 Nel 2017 l’evasione dal carcere di Fossano. Questa volta la fuga da Sassari

Prima di quella attuale, l’ultima fuga di Giuseppe Mastini al secolo Johnny lo Zingaro risaliva al 2017. All’epoca il Mastini stava scontando l’ergastolo nel carcere di Fossano. E lavorava all’esterno della struttura, a Cairo Montenotte in provincia di Savona. Un’evasione breve, perché la latitanza dell’uomo sarebbe poi terminata il 25 luglio dello stesso anno in Toscana, vicino Siena. Stavolta invece Johnny si trovava nel carcere di Sassari. E forse parlare di evasione è anche improprio. Perché ancora una volta si trovava in permesso premio. E semplicemente la sera non si è ripresentato alla struttura penitenziaria. Adesso, sono di nuovo tutti sulle sue tracce. Sarà l’ultima fuga per questo personaggio che da 45 anni tiene in scacco la giustizia italiana? Lo speriamo davvero. Così come auspichiamo che una volta riacciuffato i permessi premio gli vengano revocati per sempre. Sperando intanto che nessun altro ci debba rimettere la pelle.

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