Ex Fiera di Roma, partono i lavori di bonifica e cantierizzazione: nasce “La città della gioia”


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Dopo oltre vent’anni di abbandono, si apre un nuovo capitolo per l’area della ex Fiera di Roma, nel quadrante sud della Capitale. Sono ufficialmente partiti oggi, 31 luglio 2025, i lavori di bonifica ambientale e cantierizzazione dell’ex complesso fieristico situato nel Municipio VIII. Si tratta del primo passo concreto verso l’ambizioso progetto di rigenerazione urbana previsto dal Masterplan “La città della gioia”, firmato dagli studi ACPV Architects, Arup, Asset e P’Arcnouveau.

A dare simbolicamente il via al cantiere erano presenti questa mattina il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri, insieme ai rappresentanti del fondo proprietario Orchidea srl e dei soggetti gestori e realizzatori: Marco Sion Raccah (Arecneprix), Luca Fantin (Orchidea), e Alessandro Sbordoni (NS Costruzioni).

Bonifica, demolizione e rinascita

Il processo di rigenerazione si articolerà in tre fasi distinte, a partire da una profonda bonifica ambientale, seguita dalla demolizione degli edifici esistenti e infine dall’avvio delle nuove edificazioni. L’intervento ha come obiettivo non solo l’eliminazione del degrado, ma la restituzione dell’area alla cittadinanza, con la creazione di un nuovo tessuto urbano sostenibile e inclusivo.

Prima fase (7 mesi)

bonifica ambientale completa di tutti i fabbricati, rimozione dei rifiuti e demolizione degli edifici fino alla quota pavimentale.

Seconda fase (3 mesi)

Demolizione dei basamenti e delle strutture interrate, operazioni che richiederanno scavi e movimenti terra con particolare attenzione alla sicurezza.

Terza fase (30 mesi)

Smantellamento delle strade interne esistenti, demolizione delle mura perimetrali e avvio della costruzione del nuovo quartiere, incluso un grande parco urbano.

“La città della gioia”: un nuovo quartiere verde e inclusivo

Il progetto che sorgerà sulle ceneri della ex Fiera si propone come modello di rigenerazione urbana sostenibile e innovativa. Il Masterplan “La città della gioia” è stato selezionato a seguito di un concorso di progettazione, e rappresenta un’opera strategica per la riqualificazione dell’intero quadrante.

Tra gli elementi qualificanti: 50% delle superfici dedicate a verde e servizi pubblici, con un aumento della permeabilità del suolo di circa 3,9 ettari; 80% delle superfici a uso abitativo (oltre 35mila mq), di cui oltre 7mila mq riservati all’housing sociale; 20% a uso non residenziale, con 6.800 mq destinati a servizi direzionali e 2.000 mq a spazi commerciali.

L’area sarà completamente pedonale all’interno, ospiterà due nuove piazze pubbliche – la Piazza del Sole (nord, su viale Tor Marancia) e la Piazza degli Eventi (sud, su via dei Georgofili) – e sarà integrata da un hub della conoscenza in collaborazione con l’Università Roma Tre, destinato alla formazione e all’innovazione.

Gualtieri: “Una sfida vinta, ora Roma si riprende un pezzo della sua città”

“Finalmente si parte”, ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri. “Oggi mettiamo fine a un lungo periodo di abbandono e restituiamo a Roma un’area strategica, che diventerà un modello di rigenerazione urbana. La città ha bisogno di spazi come questo, pensati per essere vivi, verdi e sostenibili”.

L’intervento si inserisce nel più ampio disegno dell’amministrazione capitolina di riqualificazione delle grandi aree dismesse, dalla Stazione Tuscolana agli ex Mercati Generali, in un’ottica di recupero e valorizzazione del patrimonio urbano.

Un investimento da oltre 250 milioni per la rinascita del quadrante sud

L’operazione ha un valore complessivo di oltre 250 milioni di euro, finanziato interamente dal Fondo Orchidea srl, proprietario dell’area. Un investimento che non si limita alla realizzazione di edifici, ma punta a creare una nuova centralità urbana in grado di generare qualità della vita, socialità e sviluppo.

Con l’avvio ufficiale del cantiere, parte un processo che cambierà radicalmente il volto della zona, riportando servizi, spazi pubblici e nuove residenze in un’area che per decenni ha rappresentato un vuoto urbano.