Extraprofitti? Perché non tassare le assicurazioni, che hanno guadagnato quanto hanno voluto col Covid?

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La tassa sugli extra profitti, in vigore nei confronti delle società energetiche, deve essere applicata anche alle assicurazioni. A chiederlo è il Codacons ricordando gli ampi margini di guadagno che le assicurazioni hanno conseguito. Pari, calcola l’associazione, a 3,9 miliardi di euro durante il Covid con gli incassi delle polizze Rc auto. Quando tra il 2020 e il 2021 grazie al lockdown e ai limiti agli spostamenti dei cittadini, l’incidentalità sulle strade è crollata e di conseguenza anche il numero dei risarcimenti riconosciuti agli assicurati. Il Codacons sollecita un intervento del governo che renda i rimborsi obbligatori. Una cifra calcolata in base al fatto che in Italia risultano attualmente assicurate circa 39 milioni di automobili e che la Rc auto, durante l’anno del lockdown (2020) è costata in Italia mediamente 404 euro ad assicurato (dato Ivass).

I dati confermano i guadagni delle assicurazioni

La conferma, sottolinea il Codacons, arriva dai dati ufficiali sulla sicurezza stradale. Nel 2020 i morti in incidenti stradali in Italia sono stati 2.395, in calo del 24,5%, e 159.249 i feriti (-34%). Gli incidenti sono stati 118.298, in drastica diminuzione rispetto al 2019 (-31,3%). Anche i feriti gravi risultano in forte diminuzione rispetto al 2019. Ne sono stati registrati 14.102, con un calo del 20%, più contenuto rispetto a quelli delle vittime e dei feriti nel complesso. Nel 2021 l’incidentalità risale un po’ ma è sempre inferiori al periodo pre covid. Gli incidenti sono stati 151.875 (rispetto ai 172.183 del periodo pre-covid, ossia 2019). I morti 2.875 (3.173 nel 2019), i feriti 204.728 (241.384 nel 2019).

Profitti da capogiro per le compagnie assicurative

Il Codacons, all’epoca, chiese al Governo e all’Ivass di varare misure specifiche per riconoscere in modo automatico agli assicurati un rimborso parziale del costo sostenuto per la polizza rc auto. Magari, anche attraverso sconti sui successivi rinnovi, o di destinare i maggiori profitti incamerati dalle compagnie di assicurazioni per finanziare intervenire a sostegno delle famiglie. Ma misure in questo senso non sono state varate, al di là di sporadiche iniziative di singole compagnie. L’Ivass calcolava nel 2021 che il comparto Vita ha subito un calo del 20% dei profitti. Ma quelli dei Danni, trainati anche dall’Rc Auto, sono saliti del 45%.

La tassa sugli extraprofitti va estesa anche a banche e case farmaceutiche

E il presidente Federico Signorini, nella relazione annuale 2021 chiedeva alle assicurazioni ritardatarie di agire “urgentemente” e sollecitava i clienti di comportarsi a seconda di quale era stato il comportamento della propria compagnia. Assoutenti ha evidenziato addirittura i profitti “da capogiro” delle assicurazioni accumulati in anni precedenti sulla base dei dati Ania. Su una raccolta premi di 116.524 milioni di euro dal 2012 al 2019, l’utile è stato di 10.430 milioni di euro, pari ad una redditività di quasi il 9%. La richiesta del Codacons comunque, è di portare l’aliquota della tassa sugli extra-profitti al 90% e di estenderla oltre che alle assicurazioni anche a banche, farmacisti, case farmaceutiche e società di e-commerce.