Quell’ostracismo contro Altissimi e Roma che paga per i rifiuti

Fabio Altissimi rifiuti

Quando cesserà l’ostracismo verso Ridambiente, che pure potrebbe aiutare non poco la città di Roma invasa dai rifiuti ma si privilegia la guerra al suo patron, Fabio Altissimi?

Ieri persino l’Antitrust ha dato ragione alla società guidata da Altissimi, un imprenditore giovane e coraggioso che sta evidentemente sulle scatole a troppa gente. Aver rifiutato compromessi scadenti – in un settore che ne registra tutti i giorni – gli costa da tantissimi anni i bastoni tra le ruote da parte della regione Lazio.

Rifiuti a Roma ma Altissimi non deve lavorare

E questo nonostante vari sindaci della Capitale gli avessero chiesto di intervenire in soccorso di Roma. Ma la regione Lazio gli ha sempre impedito di realizzare una discarica di servizio. Meglio quelle del solito Cerroni, il supremo… Ad Altissimi è stato anche impedito di realizzarla direttamente, la discarica per i rifiuti, nonostante si sia proposto di bonificare un’area di tasca sua al costo 34 milioni di euro, ma la regione Lazio continua ad esprimere pareri negativi, anche davanti ai rischi per la salute pubblica.

Ora però c’è la novità. L’Antitrust ha accolto la richiesta di Ridambiente e ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Ecologia Viterbo S.r.l., che è proprio società dell’onnipresente Manlio Cerroni, in posizione dominante sul trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati.

Il trattamento dei rifiuti in discarica

L’obiettivo è “accertare un presunto abuso consistente nel rifiuto ingiustificato di garantire accesso alla propria discarica a Rida Ambiente S.r.l. (operatore attivo nella fase del trattamento dei rifiuti che necessita di conferimento in discarica)”.

L’Antitrust ipotizza infatti che la prosecuzione del comportamento contestato sia suscettibile di produrre “un danno grave e irreparabile per la concorrenza, che potrebbe non solo causare l’uscita di Rida dal mercato, ma anche impedire la sottoscrizione di un accordo tra quest’ultima e Ama S.p.a. per una pronta risoluzione della situazione di emergenza connessa allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati nel territorio di Roma Capitale” si legge ancora nel comunicato. Peraltro tale ultimo accordo avrebbe conseguenze positive anche sulla tariffa pagata dagli utenti finali.

La cosa più logica sarebbe un intervento definitivo delle istituzioni. Ma certa “politica” non riesce a riconoscere le ragioni di chi lavora onestamente da anni e vorrebbe continuare a farlo, anche con buoni risultati per i cittadini di Roma.

Ma chi ha comandato finora vuole continuare a farlo ancora.