Facebook continua a fare il padrone in casa nostra: chiusa la radio di CasaPound

radio bandiera nera facebook (2)

Ci risiamo. Facebook si sostituisce ai tribunali, ai giudici, alle giurie, al parlamento, e decide chi può e chi non può parlare. L’antidemocrazia di Facebook è conclamata, e strano che nessuno lo fermi. Adesso ha cancellato la pagina Radio Bandiera nera, che è l’emittente di CasaPound. Gli antifascisti di Facebook ci provarono anche con CasaPound, ma poi ci sbatterono il grugno e la dovettero riaprire per ordine del tribunale. Sia chiaro che non è per incitamento all’odio o altre baggianate del genere che l’ha chiusa, ma solo ed esclusivamente per odio politico da parte di Facebook e dei suoi gestori italiani. Prova ne sia che lasciano aperte pagine che incitano all’odio e al razzismo e pagine contrarie alla morale comune.

Perché Facebook non se ne va dall’Italia?

E poi, se a Facebook non piace la democrazia, se ne vada in Cina o a Cuba, perché sta in Italia? Dove le paga le tasse Facebook, su quello che guardagna in Italia? E come si permette di sindacare chi ha diritto o non ha diritto di parlare? Indignat ala reazione di CasaPound. Facebook, #RadioBandieraNera: “bloccata nostra pagina, è sempre più dittatura del pensiero unico”. Dice il movimento: “In uno scenario che pare sempre più orwelliano è stata eliminata questa mattina da #Facebook la nostra pagina, aperta da pochi giorni”. Lo spiega in una nota Radio Bandiera Nera, web-radio di #CasaPound Italia.

Inizi piuttosto a pagare tutte le tasse

“Appare evidente – prosegue l’emittente – la volontà del social network di eliminare qualsiasi voce di dissenso rispetto al pensiero globalista dominante. Va peraltro segnalato come, nell’impeto censorio, poco prima della rimozione definitiva della pagina fosse stato cancellato per una fantomatica violazione degli standard della community persino un post riguardante una trasmissione musicale su David Bowie”. “Inutile sottolineare – conclude RBN – che questa censura non ci intimidisce e non rallenterà la nostra attività di informazione e approfondimento. E’ infatti possibile continuare normalmente a seguirci sul nostro sito radiobandieranera.org , mediante le app per Android e iPhone di CasaPound, in app indipendenti come TuneIn, nel nostro canale Telegram. Si tratta semmai di un’ulteriore conferma della necessità di dare sempre più spazio e forza a canali di informazione alternativi come il nostro”.