Falliscono le manifestazioni contro il Green pass nelle stazioni di Roma e Milano

Fallisce in tutta Italia la protesta dei no Green pass. Green pass che in Italia è obbligatorio da oggi, 1 settembre, anche per i treni. Annunciate su Telegram dal gruppo “Basta dittatura!” – ma anche dai no vax – proteste e blocchi in 54 stazioni. Massima l’attenzione delle forze dell’ordine, impegnate nei controlli e nella sorveglianza contro possibili minacce, ma scarsa partecipazione. Pochi manifestanti a Roma, Milano e Padova. Flop anche a Torino, dove un attivista però ha aggredito i poliziotti. Intanto a Roma la manifestazione di protesta è fallita. Davanti alla stazione Tiburtina, dov’era l’appuntamento romano delle 14.30, erano pochissimi i manifestanti.
Le motivazioni dei “no Green pass”
“Sono qui per manifestare contro il vaccino. Dietro c’è Bilderberg, Soros e le sue Ong, ci sono solo interessi dietro. E’ una vergogna che i nostri politici obblighino i medici a vaccinarsi. Questa è dittatura”, dice una signora. “Io ho il terrore del vaccino. Il Covid non esiste, i morti non sono morti di virus, qualcuno ha fatto le autopsie?”, dice un’altra signora. “Il virus è una cosa, il diritto a spostarmi è un altro. Il governo sta esagerando. Si occupino di curare i malati invece di rendere la vita un inferno ai sani. Oggi è una data simbolo, oggi si reprimono altri diritti sanciti dalla carta costituzionale. La politica fa schifo: sono deluso soprattutto dai grillini che dovevamo fare la rivoluzione e stanno facendo peggio degli altri”, sostiene un manifestante.

Situazione tranquilla anche a Milano
I militanti hanno poi affisso un manifesto – “Italiani contro il Green Pass” – davanti al bar nei pressi della circonvallazione Nomentana. “Siamo qui contro la dittatura sanitaria. Siamo per la libertà di scelta e per il rispetto dei diritti che questi tiranni ci stanno negando. Tanti medici lo avevano capito e si sono tolti la vita come De Donno”, dice una simpatizzante. Situazione tranquilla alla stazione Centrale di Milano. Al momento in piazza Duca d’Aosta non ci sono manifestanti presenti, mentre diversi agenti della polizia di Stato e carabinieri monitorano la zona. Un uomo che sul braccio portava una fascetta rossa con la scritta “No Vax” è entrato nella stazione ma è stato fermato subito per dei controlli. L’uomo ha detto di essere un “giornalista” senza però esibire il tesserino dell’ordine, lamentando di essere in una “dittatura”.
Proteste per la proibizione di entrare in stazione
Scarsa partecipazione alla protesta contro il green pass alla stazione Garibaldi di Milano, dove i manifestanti si erano dati appuntamento attraverso Telegram alle 14.30 di oggi, con l’obiettivo di raggiungere i binari e creare disagi. Tuttavia all’interno dello scalo ferroviario – accessibile solo con biglietto e presidiato dalle forze dell’ordine – le poche decine di persone scese in piazza non hanno neanche tentato di entrare. I manifestanti sono rimasti fuori sullo spiazzo della stazione, sparpagliati tra loro e intenti per lo più a parlare con i numerosi giornalisti presenti. Una ventina di no green pass si sono poi assiepati per circa 20 minuti all’ingresso della stazione.
Tre di loro, esibendo il biglietto del treno e la carta d’identità, hanno ripetutamente chiesto di entrare all’interno dello scalo, ma gli agenti non li hanno fatti passare. “Non ci stanno facendo entrare, nonostante non ci sia alcuna legge che prevede che non si possa entrare in stazione”, si sono lamentati di fronte agli agenti schierati, mentre si levavano i cori “libertà, libertà”.
(Foto adnkronos)