Fanno gli auguri a Napolitano. La festa la paga il popolo da una vita

Napolitano

Mi chiedono dalla redazione di 7colli: “Ti sei scordato gli auguri a Giorgio Napolitano per i suoi 95 anni?”. Quanto siete carini, amici miei, ma gli auguri di solito li riservo agli amici veri. Non faccio come quegli ipocriti che stanno inondando i social per far sapere che festeggiano.

E poi, permettetemelo, per me Napolitano ha 104 anni e non 95, perché gliene carico nove che mi ha ingiustamente fatto passare tra avvocati e magistrati per la balla del vilipendio quirinalizio.

Napolitano e quel processo durato nove anni…

Fu lui a pretendere in 48 ore di mandare a processo un parlamentare dell’opposizione che aveva osato rispondere al suo “indegno” con la stessa parola. Non è che se stai al Colle per manovre di Palazzo qualcuno ti può autorizzare a insultare chi non ti garba.

Amici di 7colli, il processo Napolitano l’ho vissuto davvero male perché le istituzioni per me sono una cosa seria. E se alla fine dei gradi di giudizio fui definitivamente assolto dopo la mia rinuncia alla prescrizione, vuol dire che il reato non lo commisi.Ma per nove anni mi toccò andare in tribunale perché il monarca repubblicano aveva preteso la commedia.

Quello che mi fece capire Mastella…

Non dirò pubblicamente che cosa mi svelò l’allora Guardasigilli Mastella a proposito della sua autorizzazione al processo. Ma è certo che Napolitano fece il diavolo a quattro. Perché era rimasto comunista: avversari in galera, punto e basta.

Se a sinistra gli vogliono fare gli auguri è perché il regalo lo fece lui a loro impedendo agli italiani i governi voluti dal popolo. Cominciò la serie con Mario Monti a cui donò la poltrona di senatore a vita che manteniamo noi. Altro che vitalizio…

No, Napolitano da me non può ricevere gli auguri. Al massimo da Palamara. Glieli facciano quelli che hanno governato abusivamente la Nazione. Per me è solamente un estraneo che ha la fortuna (economica) di stare da decenni in Parlamento. La festa gliela paga da una vita il popolo italiano.

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Commenti

  • Giuseppe RINALDI scrive:

    Persona sgradita al popolo non comunista