Farmaci contro il raffreddore e rischio ischemia. Garattini: “Lo sospettiamo da tempo”


L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha aperto un’indagine che coinvolge alcuni farmaci contenenti pseudoefedrina comunemente impiegati contro il raffreddore e l’influenza. Tra i più noti, in Italia, Actifed compresse, Actifed sciroppo, Actigrip. E ancora, Aspirina influenza e naso chiuso,

Il sospetto è che al loro uso sia legato un aumento del rischio di sviluppare due patologie dei vasi sanguigni del cervello: la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) e la sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS). Al momento però, rileva l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), non sussiste alcun problema urgente di sicurezza per tali farmaci e non sono state disposte misure di sospensione o ritiro.

La revisione dei medicinali contenenti pseudoefedrina è stata avviata su richiesta dell’agenzia dei medicinali francese, allertata da un piccolo numero di casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile e di sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile in persone che avevano fatto uso dei farmaci contenenti la sostanza. Le due patologie possono comportare un ridotto afflusso di sangue (ischemia) al cervello e, in alcuni casi, possono causare complicazioni gravi e pericolose per la vita. I sintomi comuni includono mal di testa, nausea e convulsioni. Al termine della valutazione, l’Ema deciderà se l’autorizzazioni all’immissione in commercio per questi prodotti debba essere mantenuta, modificata, sospesa o ritirata.

I farmaci contenenti pseudoefedrina sono presenti sul mercato europeo con vari nomi commerciali, tra cui Actifed, Aerinaze, Aspirin Complex, Clarinase, Humex rhume e Nurofen Cold and Flu, ha spiegato l’Ema.

Garattini: “Non mi sorprende la decisione Ema”

“Non è la prima volta che si hanno sospetti sulla pseudoefedrina. Per la sua attività di contrazione dei vasi gli effetti cardiovascolari sono possibili. Non mi sorprende dunque la decisione dell’Agenzia europea del farmaco, Ema, di una revisione sulla sicurezza dei medicinali che contengono questa sostanza”, spesso prodotti da banco, molto usati nelle malattie da raffreddamento e che potrebbero avere rischi anche potenzialmente mortali. Così all’Adnkronos Salute il farmacologo Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri, secondo il quale “per i farmaci non soggetti a prescrizione dovrebbero essere previsti controlli maggiori rispetto agli altri e dovrebbe esserci un’Authority per il controllo dei messaggi pubblicitari”.

“Farmaci contro il raffreddore assunti con troppa facilità”

“Tutto questo – ha aggiunto Garattini – pone un problema importante. Per i medicinali, ma anche gli integratori, venduti senza prescrizione le regole dovrebbero essere più stringenti, proprio perché tutti li possono comprare e usare liberamente. Da qui la necessità di una maggiore attenzione agli effetti collaterali”. Altro elemento critico, “la pubblicità di questi prodotti – conclude – che presenta solo i benefici, senza indicare le controindicazioni. Ci dovrebbe essere un organismo specifico per il controllo puntuale di quello che si scrive e si dice in tv o su altri media su prodotti per la salute”.