Vaccinarsi è un diritto. Mancano le dosi e in farmacia spuntano i cartelli protesta

Abbiamo ricevuto appena l’1.5 per cento delle dosi di vaccino antinfluenzale che avevamo richiesto. Praticamente, un quantitativo pari a zero. È questa la denuncia di Antonio Annetta, titolare di una farmacia a Villa Gordiani. Che insieme ad altri colleghi ha costituito l’associazione Mondofarmacia. Così tutti gli aderenti hanno deciso di esporre un cartello sui banconi adibiti alla vendita dei prodotti. Nel quale si legge un messaggio semplice ma efficace. “Avviso ai cittadini. L’influenza si avvicina e i vaccini sono introvabili. Noi farmacisti siamo con voi. Avere un vaccino disponibile per tutti sotto casa è un vostro diritto”. E l’iniziativa di Mondofarmacia fa il paio con quanto denunciato pochi giorni fa dalla stessa Federfarma. Non soltanto infatti le dosi necessarie ancora non arrivano, ma i farmacisti non potranno provvedere direttamente alle vaccinazioni. In pratica cioè, potranno solo vendere il prodotto senza somministrarlo. Troppo pericoloso, secondo l’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato. Ma sarebbe stato anche tremendamente comodo. E veloce. Così invece bisognerà rivolgersi per forza alle strutture pubbliche o private autorizzate. Che sono già bombardate di richieste. Per non parlare della gratuità, prevista per gli over 65 e per i sei mesi a sei anni. Oltre che per i soggetti professionalmente esposto al rischio. Mentre tutti gli altri dovranno pagare.

Vaccino antinfluenzale, nuovo rinvio ad ottobre. Nel Lazio è caos

Nasce a Roma l’associazione Mondo farmacia. Ci devono ascoltare, non abbiamo i vaccini e con il picco influenzale sarà il bis delle mascherine

Con il picco influenzale si rischia il caos. Proprio come è avvenuto in primavera con le mascherine. È quanto dichiara a RomaToday Cristina Barletta, titolare di una farmacia in piazza della Repubblica. Sappiamo che quest’anno il Servizio sanitario nazionale ha chiesto alle ditte produttrici di aumentare il quantitativo di vaccino disponibile di almeno il 40 per cento, ha proseguito la farmacista. Ma noi di tutte queste dosi vedremo appena le briciole. Un 1.5 per cento con il quale è impossibile soddisfare la domanda. Che per quanto sta succedendo nel mondo e in Italia, è in fortissimo aumento. Facendo i calcoli, ogni farmacia di Roma avrà a disposizione tra le 20 e le 25 dosi da immettere sul mercato. Pochissime. Ma il timore è che non arriveranno nemmeno queste.

Da Villa Gordiani al Prenestino è rivolta dei farmacisti romani

E’ in subbuglio il mondo delle farmacie romane. Per i ritardi con cui di sta procedendo alla distribuzione dei vaccini anti influenzali. E per il fatto che pochissime dosi andranno alle strutture private. L’anno scorso abbiamo ricevuto 500 mila dosi di vaccino, dichiara Grazia Mediati. Titolare di una farmacia al Prenestino. Per quest’anno ne avevamo chieste un milione e 400 mila, ma ne arriveranno appena 250 mila. Chiaro che la precedenza spetta alle categorie protette. Ma anche il resto della popolazione attiva non può essere abbandonata. E di fronte alle tante proteste, alla fine si è mosso anche l’assessore Alessio D’Amato. Che ha annunciato un progetto pilota con 400 farmacie coinvolte nel Lazio. Intitolato ‘vaccinazioni in farmacia’. Vedremo se basterà. Per ora l’autunno incombe, e la Regione sembra ancora una volta brancolare nel buio.

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