Farmacie in prima linea per tamponi vaccini e green pass

Come accaduto già in altri momenti difficili dell’emergenza coronavirus, in questi giorni in cui la Regione Lazio è sotto attacco hacker le farmacie si sono confermate un presidio indispensabile per i cittadini romani e del Lazio. È ai farmacisti, infatti, che ci si rivolge. Pet capire come comportarsi per la prenotazione di visite specialistiche, vaccino covid o tampone. Ed è sempre alle farmacie che ci si rivolge soprattutto per ottenere il green pass.

Con l’imminente entrata in vigore dell’obbligo del green pass per accedere ai locali al chiuso, cinema e teatri e per viaggiare in sicurezza, il blocco dei servizi digitali della Regione ha scatenato una corsa alle farmacie del territorio, cui i cittadini si rivolgono innanzitutto per stampare il certificato.

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A oggi il Green Pass vaccinale si può ottenere tramite il sito www.dgc.gov.it, tramite le app Immuni o IO o tramite fascicolo sanitario elettronico, attualmente però non consultabile. Le farmacie e i medici di base restano dunque l’accesso più “umano” e chiaro alla certificazione per tutti coloro che hanno poca dimestichezza con la tecnologia o che hanno dubbi su come ottenerla e scaricarla, e i problemi aumentano per chi deve fare un tampone proprio con finalità Green Pass (il rapido con esito negativo da eseguire 48 ore prima)

“Ovviamente in questi giorni c’è un grandissimo impegno da parte delle farmacie, non siamo venuti meno agli impegni presi e stiamo facendo tutto per accontentare i cittadini e monitorare il contagio con l’effettuazione dei tamponi – ha spiegato a RomaToday il dottor Alfredo Procaccini vicepresidente Federfama Roma -. Stiamo procedendo  con la campagna di vaccinazione, pur lavorando in condizioni difficili perché è complicata soprattutto la gestione dei cosiddetti “panchinari”, chi è in coda in attesa, dobbiamo fare in modo di non sprecare dosi di vaccini”.

Si va avanti con i moduli cartacei

“Abbiamo scritto dei moduli ad hoc perché non possiamo stampare il modulo necessario a scrivere l’esito del tampone – ha proseguito Procaccini -. Per i positivi stiamo utilizzando percorsi alternativi, via pec e via mail, per avviare il tracciamento. Il cittadino che viene in farmacia viene registrato prima, poi viene fatto il tampone e dato l’esito. Se è negativo forniamo il cartaceo con il responso, in caso di positività dobbiamo mobilitarci con Asl o medici di medicina generale”.

Le operazioni vengono insomma portate avanti ex novo, senza utilizzare la piattaforma regionale, inevitabilmente con tempi più lunghi. E con la crescente richiesta di Green Pass è necessario fare un’ulteriore scrematura. “Il problema, per chi fa il vaccino e il tampone in questi giorni, è che il sistema non colloquia con gli altri sistemi. Chi ha bisogno del Green Pass tramite tampone in questi giorni non può averlo, perché i sistemi non funzionano, ma stiamo cercando di essere presenti in ogni modo e di andare incontro ai cittadini come abbiamo sempre fatto da inizio pandemia. L’attacco è stato pesante, e ha creato indiscutibilmente delle difficoltà”.