Fate un video quando la Bongiorno interrogherà Toninelli

Toninelli Bongiorno

No, non si potrà rischiare un assembramento il 20 novembre a Catania, ma per favore non vogliamo perdere l’interrogatorio che Giulia Bongiorno farà a Danilo Toninelli.

Sarà uno spettacolo irresistibile, di quelli che capitano una volta nella vita, e sarà esiziale per i Cinquestelle più fedeli al giravoltismo di cui sono specialisti.

La Bongiorno spolperà Conte e Toninelli

Perché nell’udienza davanti al Gup di Catania si ritroveranno di fronte quelli che conoscono le cose. Giuseppe Conte compreso. E certo la Bongiorno non limiterà le sue attenzioni a Toninelli.

Avrà gioco facile la senatrice avvocato a ricordare al presidente avvocato che il testimone non può mentire. Anche se il premier è lo specialista dei non ricordo.

“L’attacco lo decido io”, diceva il ministro grillino

Però è evidente che sotto le fauci della Bongiorno correrà più pericoli il povero Toninelli. Perché era lui a decidere dove far arrivare quelli della Gregoretti, i clandestini che fanno rischiare a Salvini quindici incredibili anni di galera. Era il ministro della infrastrutture e come si vede dal video qui sotto lo rivendicava apertamente. “Io decido fino all’attracco, poi interviene Salvini per l’ordine pubblico”: ve la immaginate Giulia Bongiorno che rifila questa frase sotto il muso del povero grillino senza macchia e tanta paura?

Ecco, nessuno ha il diritto di privarci dello spettacolo. Qualcuno dei pochissimi che avranno accesso all’udienza preliminare di Catania deve aiutare anche noi poverini che siamo a Roma. Infilatevi una microcamera da qualche parte, agitate di nascosto lo smartphone, commettete un reato a nome del popolo ma vi imploriamo. Non toglieteci la soddisfazione dello streaming giudiziario.

Dateci Toninelli esattamente come Toninelli avrebbe dato in pasto al popolo chiunque di noi. Purtroppo non si vendono biglietti in tribunale. C’è solo chi ha venduto l’anima per allearsi col nemico: ma di fronte al giudice è orrendamente nudo e deve rispondere del suo trasformismo. Esattamente come Conte e poi Di Maio e tutti gli altri.

Ma Toninelli, diciamolo, è il più gustoso da spolpare. Portatelo a Catania in monopattino.