FdI chiede conto alla Raggi dei buoni pasto ai Rom

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Fdi chiede conto alla Raggi dei buoni pasti ai Rom. Gli esponenti di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio e Francesco Figliomeni vicepresidente dell’Assemblea capitolina e componente della commissione Politiche sociali, in una nota chiedono chiarimenti sulla distribuzione “a pioggia” nei campi rom dei buoni pasto erogati da Roma Capitale, denunciata stamane da 7colli.

“Riteniamo gravi e preoccupanti – spiegano – le notizie emerse in commissione politiche sociali in merito alla distribuzione a pioggia nei campi rom dei buoni pasto erogati da Roma Capitale con i fondi statali e regionali. A fronte di un finanziamento insufficiente rispetto alle esigenze dei tanti romani che non hanno percepito stipendio in questi mesi e sono ridotti alla fame.

Buoni pasto ai Rom: FdI ne chiede conto alla Raggi

Come se non bastasse l’accesso preferenziale alle case popolari ora emerge che dai campi rom sono giunte numerose domande per i buoni pasto. Presenteremo un interrogazione per conoscere con precisione questi dati. E vogliamo verificare l’esistenza, anche in questo caso, di canali preferenziali. E’ comunque evidente che l’avviso pubblico avrebbe dovuto favorire chi ha perso anche temporaneamente il lavoro, cosa che invece non e’ stata prevista. Come al solito, viste anche le risorse disponibili, penalizzano le altre fragilita’, tra cui le famiglie italiane”.

La destra protesta anche alla regione

Reazioni di Fratelli d’Italia anche alla Pisana, dove l’allarme lo ha raccolto Chiara Colosimo, consigliere regionale. “La vicenda dei buoni spesa dati dalla Sindaca Raggi ai rom è di una gravità inaudita.

Mentre i cittadini e le imprese della Capitale sono alle prese con una crisi economica e sociale senza paragoni, il primo cittadino si preoccupa di far arrivare misure di sostegno a chi costantemente vive nella illegalità.

Una decisione che sa di presa in giro verso tutti i romani che ogni giorno si battono per uscire “illesi” da un virus che oltre per la salute, rischia di essere letale anche per il loro futuro economico”.