Fedez a Roma contro la Giunta Gualtieri sul centro oncologico: “A tagliare nastri sono sempre fortissimi”
Roma, Fedez torna sotto i riflettori, questa volta non per una performance musicale, ma per una polemica legata all’inaugurazione di “La Casa di Andrea” in via Giuseppe Lazzati, un centro di accoglienza per bambini malati oncologici. Il progetto, nato grazie alla sua fondazione e completato in soli sei mesi, ha permesso di restituire alla collettività un bene sequestrato alla criminalità organizzata. Tuttavia, dietro l’apparente atmosfera festosa dell’evento, il rapper milanese ha lanciato critiche pungenti verso le istituzioni, in particolare la Giunta guidata dal sindaco Roberto Gualtieri.
Fedez a Roma contro la Giunta Gualtieri
“Felice e onorato di aver inaugurato un luogo in cui le famiglie di bambini malati oncologici, provenienti da tutta Italia, potranno avere una casa e un aiuto durante il periodo delle cure,” ha dichiarato Fedez sui social. Tuttavia, il cantante ha sottolineato che il percorso per giungere a questo traguardo non è stato privo di ostacoli: “Nonostante la mia fondazione sia stata controllata da cima a fondo da tutti gli enti e istituzioni possibili, la narrazione che si è voluta portare avanti è stata diversa.” Un riferimento che ha portato alla cancellazione del concerto benefico LoveMi, il quale avrebbe permesso di raccogliere ulteriori fondi per progetti come quello appena realizzato.
Via al centro oncologico: “A tagliare nastri sono sempre fortissimi”
La critica, però, non si è fermata qui. “Ringrazio tutte le istituzioni presenti oggi, quando c’è da tagliare i nastri sono sempre fortissimi,” ha ironizzato Fedez, lasciando intendere che, nonostante l’impegno concreto della sua fondazione, le istituzioni siano più presenti nei momenti di visibilità che durante il lavoro dietro le quinte.
La replica a Fedez di Tobia Zevi, assessore della Giunta Gualtieri
La stoccata di Fedez non è passata inosservata. Tobia Zevi, assessore al Patrimonio di Roma Capitale e rappresentante della Giunta Gualtieri durante l’evento, ha deciso di rispondere pubblicamente. Zevi, scherzando sul fatto di essere stato confuso dal rapper con Tony Effe, ha commentato sui social: “Giuro che non sono amico di Chiara Ferragni e nemmeno di Tony Effe“. Ma dietro l’ironia si cela un messaggio ben più serio. “Penso che sia un vero peccato usare questa giornata di festa, avvenuta anche grazie al tuo prezioso contributo, per polemiche senza senso”, ha scritto l’assessore.
Zevi ha poi ricordato l’importanza del ruolo delle istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata e nella gestione dei beni confiscati: “Il lavoro che in tanti svolgiamo sui beni confiscati non è fatto solo di nastri tagliati e applausi, ma anche di minacce, intimidazioni, auto blindate e persone coraggiose che non si fanno impaurire dalle mafie“.
Un botta e risposta Fedez- Giunta Gualtieri che sfiora il mondo social
Nonostante la differenza nei numeri di follower – 14 milioni per Fedez contro i 4mila di Zevi – l’assessore non ha esitato a farsi avanti per chiarire la sua posizione. L’episodio ha portato alla ribalta non solo la realizzazione del centro oncologico, ma anche le tensioni latenti tra mondo dello spettacolo e politica. Al momento, Fedez non ha risposto direttamente all’assessore capitolino, preferendo lasciar parlare i fatti: “Le parole evaporano, i fatti restano”.
Questo scambio segue una serie di polemiche che hanno coinvolto il rapper nelle ultime settimane. Recentemente, Fedez ha acceso una faida con il trapper romano Tony Effe, accusandolo di ipocrisia per aver cercato di mettersi in contatto con sua moglie Chiara Ferragni mentre pubblicamente mostrava amicizia verso di lui. Anche in questo caso, i social sono stati il palcoscenico principale dello scontro.
Una beneficenza al centro delle polemiche
Dietro la retorica del dissing, la vera questione sembra ruotare attorno alla gestione della beneficenza e alla percezione pubblica del ruolo delle istituzioni. Fedez ha espresso amarezza per il fatto che la sua fondazione, pur dimostrando trasparenza e concretezza, sia stata ostacolata nel suo operato. La cancellazione del concerto LoveMi ha rappresentato una battuta d’arresto significativa, togliendo la possibilità di raccogliere ulteriori fondi per altre iniziative benefiche.
Questa vicenda mette in luce non solo le dinamiche complesse tra celebrità e politica, ma anche l’importanza del dialogo costruttivo tra privati cittadini e istituzioni, soprattutto quando in gioco ci sono progetti destinati al bene comune.