Fermate Zelensky: ora vuole attaccare la Crimea. Con le armi che gli stiamo fornendo noi…

Speriamo che sia una delle tante bufale che arrivano dall’Ucraina e dalla Russia. L’esercito ucraino si sta preparando ad attaccare la Crimea, penisola sul Mar Nero annessa dalla Russia nel 2014. E che con un referendum democratico ha scelto liberamente di stare con la Russia. Lo ha annunciato il vice ministro ucraino della Difesa, Volodymyr Havrylov, nel corso di un’intervista al Times. “Stiamo ricevendo armi anti-nave e prima o poi prenderemo di mira la flotta” russa di stanza sul Mar Nero, ha dichiarato Havrylov. “La Russia dovrà lasciare la Crimea se desidera esistere come Paese”, ha aggiunto.
Zelensky ora vuole licenziare il procuratore generale
Il vice ministro ha detto che la riconquista dell’Isola dei Serpenti, occupata dalle forze di Mosca all’inizio dell’invasione, è stato un primo passo. “Siamo pronti a prenderli di mira in tutto il Mar Nero se abbiamo questa capacità”, ha spiegato. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha reagito affermando che le osservazioni di Havrylov hanno confermato la necessità di una “operazione militare speciale”, come la guerra è ufficialmente chiamata in Russia e che mira, tra l’altro, a “de-nazificare” e “smilitarizzare” l’Ucraina. Zelensky tra l’altro sta licenziando i suoi apparati di sicurezza e ha chiestoil licenziamento del procuratore generale.

Gli stranieri continuano a morire per l’Ucraina
Intanto i volontari stranieri che combattono per Kiev continuano a morire. Dopo gli inglesi e americani ora un giovane svedese di 28 anni arruolato nella Brigata Internazionale di volontari che affiancano le forze armate ucraine è morto in combattimento nella zona di Donetsk, colpito da una granata al petto. Lo riferisce la tv di Stato svedese SVT, spiegando che l’uomo aveva avuto in patria esperienze in aeronautica nella regione di Uppsala e si era congedato con il grado di tenente. Lo svedese era arrivato in Ucraina da un paio di mesi per dare un contributo alle operazioni militari alla luce delle sue conoscenze tattiche. All’inizio del conflitto erano circolate informazioni su centinaia di volontari svedesi partiti per difendere l’Ucraina. Ora alcuni di loro restano operativi sia nella Brigata Internazionale, sia in unità minori delle Forze di Kiev.