Festa del Cinema, polemiche e veleni. Ma fanno orrore le minacce a Fabia Bettini

Ancora non si placano le polemiche sul ribaltone nella direzione artistica della Festa del Cinema di Roma. Dove Monda, in sella dal 2014, è stato sostituto con Paola Malanga. Milanese, 55 anni, la Malanga è anche nota come vice direttrice di Rai Cinema, collaboratrice del Dizionario del Cinema di Paolo Mereghetti e studiosa di Francois Truffaut. La sostituzione però, che ha fatto il paio con la nomina di Gianluca Farinelli alla presidenza della Fondazione Cinema per Roma, non è stata indolore. Anzi, ha mandato in fibrillazione la giunta. E creato imbarazzi nel Pd romano. Perché Monda non e’stato in silenzio. E in una intervista su Repubblica, ci è andato giù pesante. Dichiarando tra le altre cose, che sul suo nome peserebbe “il veto di un politico locale. Perché ho criticato pubblicamente l’operato di una sua congiunta”. Mistero? Macché. Si tratta del ‘padre nobile del Festival’, figura centrale del Pd romano, Goffredo Bettini. E la congiunta è sua sorella Fabia.

Così sarebbero arrivate addirittura lettere anonime di minacce. Come ha riferito la stessa Bettini. Alla quale ovviamente va tutta la solidarietà del mondo. Perché comunque la si pensi sul Festival del Cinema, c’è un limite nelle cose. E nelle polemiche. Che non dovrebbe essere mai superato.

Festa del cinema: il silurato Monda tira in ballo Bettini e la sorella, che minacciano querele

Fabia si difende, vicenda squallida. Più delle minacce mi sento ferita come donna

Su tutta questa brutta vicenda, si registrano tanti silenzi.  Ma a parlare è stata proprio Fabia Bettini. Che dirige la rassegna per ragazzi Alice nella Città. E che ha bollato tutta questa storia come ‘squallida’. In attesa che gli inquirenti facciano luce anche sulle minacce anonime. “In questi 7 anni ci sono stati momenti di dibattito e di confronto tra Alice e l’ex direttore della Festa. (…) Lo sanno tutti, non è un segreto” ha dichiarato la Bettini a Tpi.it online. “Ma nulla che potesse portare a ricostruzioni fantasiose e a tutta questa violenza verbale. Questo clima può addirittura aver influito su menti esaltate che hanno prodotto episodi vergognosi. Ho infatti ricevuto due lettere anonime di minacce con ritagli di giornale che ho immediatamente denunciato alle autorità competenti”. E poi, una precisazione. Alcuni giornali mi descrivono solo come ‘la sorella di’, senza mai entrare nel merito del mio lavoro, del mio curriculum e dei risultati. Questo mi ferisce come professionista e come donna.

Le minacce che fanno rabbrividire

Ed ecco il testo delle minacce. Compilato con ritagli di giornale, come in un avviso della malavita. “Lascia stare, il Festival è suo. Tu e le altre donnicciole non contate nulla vinceremo noi. Doveva cacciarvi quando poteva. Sporca comunista”. Parole che si commentano da sole. E che ci fanno ribrezzo. Con la guerra vera quasi sotto casa, la guerra delle parole e degli insulti appare ancora di più assurda e inaccettabile.

https://www.google.it/amp/s/www.tpi.it/cronaca/fabia-bettini-sono-stata-zitta-per-non-interferire-festa-cinema-20220330884879/amp/