Feste e raduni ovunque, solo noi chiusi. I ristoratori: da venerdì apriamo anche al chiuso

ristoratori inter protesta

I ristoratori non ce la fanno più, soprattutto di fronte a quello che stanno vedendo. “In un Paese serio non possono coesistere le feste scudetto, con decine di migliaia di persone in piazza, e i ristoranti chiusi per prevenire anche il più improbabile contatto. Un Paese serio non girerebbe il capo di fronte allo stillicidio dei fallimenti dei piccoli imprenditori dell’ospitalità a tavola. Basta con le prese in giro. Da venerdì prossimo, 7 maggio, i ristoranti di Mio Italia (e non solo) apriranno anche al chiuso.

I ristoratori: non siamo fuorilegge, vogliamo sopravvivere

Rispettando le ultime linee guida elaborate dalla Conferenza delle Regioni”. Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia, Movimento imprese ospitalità. “Noi non siamo fuorilegge: noi vogliamo solo salvare le nostre attività. Tanti studi scientifici hanno puntato l’indice contro il trasporto pubblico dove continuano a verificarsi maxi-assembramenti. E allora perché penalizzare il comparto dell’ospitalità a tavola?”, ha aggiunto Paolo Bianchini. “Ora basta con le menzogne che ci stanno propinando da mesi.

Apriremo con le dovute cautele

Come quella sul tasso di letalità per gli under 60. I dati ufficiali Epicentro Iss sono disponibili online, e chiunque può consultarli e capire. Noi non vogliamo morire a causa della variante imprese, quindi applicheremo il protocollo delle Regioni e riapriremo anche al chiuso, a pranzo e a cena”, ha concluso Paolo Bianchini. “Sono mesi che il comparto dell’ospitalità a tavola viene penalizzato, colpevolizzato, assunto a capro espiatorio del contagio e poi vediamo le immagini dei maxi-assembramenti di decine di migliaia di persone a Milano e a Perugia.

Lo Stato bastona il vecchietto che consuma cornetto e cappuccino al bancone

Lo Stato bastona il vecchietto che consuma cornetto e cappuccino al bancone. Si dimostra rigido, severo e intransigente nella festività di Pasqua come in qualsiasi altro giorno. Ma poi stranamente dimentica eventi prevedibili da settimane, come i festeggiamenti per lo scudetto dell’Inter e quelli per il rientro in B del Perugia. E sempre stranamente continua a non accorgersi degli assembramenti sui mezzi pubblici di tutta Italia. Perché il problema, a quanto pare, sono sempre e solo i ristoratori. Ora basta.

Draghi ora rimuova Lamorgese

A seguito di quanto accaduto a Milano e a Perugia, il premier Draghi farebbe bene a rimuovere il ministro dell’Interno Lamorgese, se veramente vuole dare un segnale di serietà”. Lo affermarlo il presidente di Mio Italia, Movimento Imprese Ospitalità. “Ora basta con le prese in giro. Dopo quanto visto a Milano e a Perugia, ormai è liberi tutti.