Figuraccia del direttore di “Repubblica”. Non risponde sulla faziosità dei magistrati (video)

repubblica molinari

Il direttore di Repubblica, giornale che ha sostituito l’Unità nel panorma editoriale italiano, Maurizio Molinari fa una bruttissima figura. Intervistato su Tg2 Post insieme con Matteo Salvini, non risponde a una domanda precisa sull’argomento del giorno. Ossia la chat di certi magistrati in cui insultano il leader della Lega e gli dichiarano guerra, “anche se ha ragione”, come hanno scritto. La domanda dell’intervistatrice Manuela Moreno è semplice e precisa. Chiede la Moreno: “Direttore Molinari, la divisione dei poteri è uno dei principi giuridici fondamentali dello stato di diritto e anche della democrazia. Vedi un pericolo in questa storia delle chat?”. Come si vede, la domanda è piuttosto chiara.

“Repubblica” elude la domanda e passa ad altro

Ma il direttore di Repubblica non risponde, il che è più di una risposta. Dice infatti Molinari: “Io credo sinceramente che il pericolo che vedono gli italiani in questo momento è l’impoverimento del Paese e la devastazione del sistema economico…”. Non risponde, elude la domanda, confermando Repubblica il giornale dei magistrati di estrema sinistra. E sbaglia due volte: primo perché non risponde a una domanda chiara. Secondo, perché la devastazione economica di cui parla è dovuto non al Covid ma al governo Pd-grillino da Repubblica sostenuto in ogni occasione anche contro l’evidenza dei fatti.

Salvini: se fossi un loro lettore, mi porrei una domanda…

Fin troppo educata la replica di Salvini, rimasto anche lui perplesso. “Che il direttore importante di un quotidiano importante ritenga normale che dei magistrati diano della merda al ministro che lotta contro la mafia, è quanto meno bizzarro. Se fossi un suo lettore, – aggiunge il leader della Lega – come sono, mi porrei una domanda”. Ma non c’è nessuna domanda da porsi. Chi compra quel giornale è perché la pensa come il direttore. Schierato, fazioso, perseguitore di logiche politiche a senzo unico. Pronto a dare addosso a chiunque non sia di sinistra, come appunto Salvini. E alleato con tutte quelle forze che vogliono l’affermarsi del mondialismo capitalista. Repubblica è sempre stata un campione di questi interessi.