Finalmente è esplosa la supernova grillina: ora è tutti contro Grillo, ed era ora…

E’ esplosa la contraddizione grillina. Tensione alle stelle nei gruppi M5S in vista dell’assemblea dei deputati, convocata questa sera alle 19 per fare il punto della situazione dopo lo strappo tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. “Chiederemo, durante la riunione, di convocare Conte per capire meglio la questione dello statuto e ascoltare la sua posizione, visto che alcuni giorni fa ci è stato impedito il confronto”. Lo dicono fonti parlamentari pentastellate all’Adnkronos, ricordando come la settimana scorsa l’ex presidente del Consiglio si sia confrontato con il solo direttivo grillino alla Camera. E’ gelo invece sul reggente Vito Crimi, considerato un ospite non desiderato da molti eletti: “Non vogliamo vederlo neanche in video”.
Crimi minaccia di abbandonare la carovana grillina
Intanto si alza il livello dello scontro ai vertici del Movimento, con il botta e risposta via social tra lo stesso reggente Crimi e il garante Grillo. Con un post su Facebook, il senatore – componente, tra l’altro, del Comitato di garanzia M5S – ha criticato la decisione di Grillo di indire il voto per il Comitato direttivo su Rousseau. Addirittura, minacciando il suo addio al M5S. La piattaforma di Casaleggio, scrive Crimi, “è inibita al trattamento dei dati degli iscritti al MoVimento. Inoltre, consentire ciò violerebbe quanto disposto dal Garante della privacy”.

Grillo riesuma la piattaforma Rousseau e diffida Crimi
La risposta di Grillo, affidata a un post, è perentoria: “Solo dopo aver modificato lo statuto attraverso una votazione su Rousseau saremo liberi di usare una nuova piattaforma”. Poi l’ultimatum a Crimi: “Ti invito, pertanto, ad autorizzare, entro e non oltre le prossime 24 ore, la piattaforma Rousseau al trattamento dei dati, come espressamente consentito dal provvedimento del Garante della privacy e come rientrante nei poteri del titolare del trattamento. Nel caso, invece, in cui decidessi di utilizzare subito la nuova piattaforma, sarai ritenuto direttamente e personalmente responsabile per ogni conseguenza dannosa dovesse occorrere al MoVimento (azioni di annullamento voto, azioni risarcitorie…) per le scelte contrarie allo statuto che dovessi operare”, attacca Grillo.
Diktat di Grillo al reggente
Insomma, è un vero e proprio diktat quello di Grillo a Vito Crimi. Il garante, dopo la rottura con Giuseppe Conte, si rivolge direttamente a Crimi. “Vito, ti ho già risposto ieri in privato con il seguente messaggio”, scrive Grillo postando il messaggio inviato a Crimi. “Credo che tu non abbia ben interpretato il provvedimento del garante della privacy che ti rimetto. La parte cerchiata in rosso specifica bene che Rousseau può trattare i dati in caso di esplicite e specifiche richieste del movimento. Oltretutto il titolare dei dati può sempre decidere a chi farli trattare. Nessuna galera, dunque. Al contrario sarebbe proprio il votare su una piattaforma diversa che esporrebbe il movimento, e te in prima persona, ad azioni anche risarcitorie da parte di tutti gli iscritti.
Grillo si avvita sulla burocrazia e chiede di votare ancora su Rousseau
Come ti ho sempre detto prima di poter votare su un’altra piattaforma è, infatti, necessario modificare lo statuto con una votazione su Rousseau. Inoltre nella mancanza dell’organo direttivo l’unico autorizzato ad indire le elezioni dello stesso è il garante, e in quanto tale l’ho fatto secondo le sole modalità possibili previste dallo statuto vigente (art. 4 lettera b). Inoltre il garante della privacy non ha mai identificato in te il titolare dei dati degli iscritti, essendosi limitato a indicarlo genericamente nel movimento, probabilmente a causa della tua controversa reggenza. Il voto dovrà, dunque, essere effettuato su Rousseau”.
Atteggiamento autoritario: il voto si farà sulla piattaforma
“Ho chiesto a Rousseau di poter effettuare sulla piattaforma solo due votazioni, quella per l’elezione del Comitato direttivo e quella per la modifica dello statuto. Che comunque sarà gestita dal neo eletto Comitato direttivo. Come ti ho già detto, infatti, solo dopo aver modificato lo statuto attraverso una votazione su Rousseau saremo liberi di usare una nuova piattaforma”. Il cofondatore del Movimento ricorda inoltre a Crimi come il garante per la privacy non abbia “mai identificato” in Crimi “il titolare dei dati degli iscritti, essendosi limitato a indicarlo genericamente nel movimento… Probabilmente a causa della tua controversa reggenza”. “Il voto – ribadisce Grillo – dovrà, dunque, essere effettuato su Rousseau”.