Fine della latitanza per Massimiliano Del Vecchio: il narcotrafficante arrestato in Spagna

Massimiliano del Vecchio

È finita la latitanza per Massimiliano Del Vecchio. Dal novembre 2023 è destinatario di un provvedimento emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia in quanto gravemente indiziato di essere un narcotrafficante operativo a Fondi e in rapporto con cartelli criminali operanti nella città di Roma. Del Vecchio è stato inserito nella lista dei Latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno.

L’operazione

Alla fine, grazie ad un grande lavoro di coordinamento internazionale tra forze dell’Ordine, lo hanno trovato a Barcellona, in Spagna e questa mattina è scattata l’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina, unitamente al personale dell’Al Equipo de Huidos di la Justicia de UCO (Guardia Civil).

Il 42enne fondano era in una clinica odontoiatrica, i militari lo hanno atteso e ammanettato lì per garantirlo alla giustizia. 

Le indagini

Le indagini per la cattura, sono state condotte con la Procura Distrettuale di Roma, nonché in Cooperazione giudiziaria e di polizia con i collaterali spagnoli con il supporto di Eurojust e del Servizio pe la Cooperazione Internazionale di Polizia, anche attraverso il web patroling, nonché attraverso l’analisi dei circuiti relazionali del ricercato.

Chi è Massimiliano Del Vecchio

Sulle spalle Massimiliano Del Vecchio ha diverse condanne per altrettanti reati: estorsione, minacce, lesioni spaccio e narcotraffico.
Insieme al fratello era ritenuto il signore della droga di Fondi capace di dialogare con i più pericolosi cartelli Sudamerica per acquistare la droga, farla arrivare in Italia e rifornire le piazze di spaccio dalla provincia di Latina alla Capitale.

Secondo gli inquirenti era lui a piazzare i chili di cocaina che venivano smerciati a Latina, Terracina, Nettuno e venduti ai boss che controllano le piazze di spaccio di Roma.

Ma il suo potere è finito con una maxi indagine della Direzione Investigativa Antimafia che nel 2023, dopo un’indagine durata 4 anni, ha smantellato il sodalizio fondano capeggiato dai gemelli Massimiliano e Gianluca Del Vecchio e Johnny Lauretti che dopo l’arresto ha iniziato un percorso di collaborazione con gli inquirenti. Una scelta che i Del Vecchio non hanno preso bene e per questo dal carcere e dalla latitanza hanno comandato una serie di atti ritorsivi.

In questi mesi, mentre gli inquerenti scovavano le roccaforti del clan piene di armi da guerra, i giudici nei Tribunali ricostruivano le azioni criminali, ritorsive ed estorsive, di Del Vecchio che arrivava a torturare i propri avversari, a testimonianza di uno spessore pericoloso e spregiudicato per cui i debiti di droga venivano ripagato con il sangue.