Firenze, due nordafricani già noti alla polizia rubano bagagli dal treno alla stazione

Polfer Lazio

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato arresta due cittadini francesi di origine magrebina con l’accusa di furto di bagagli su un treno a Santa Maria Novella. Mercoledì pomeriggio, entrambi attiravano subito l’attenzione della Polizia Ferroviaria fiorentina: gli agenti infatti notavano che la coppia, già nota alle forze di polizia, girava tra le piattaforme dei binari dell’Alta Velocità mimetizzandosi, con un trolley ed uno zainetto al seguito, in mezzo ai numerosi viaggiatori che, a pochi giorni dal Natale, arrivano nel capoluogo toscano o partono verso altre mete per raggiungere i propri cari. Se ertano già conosciuti non si spiega come mai fossero ancora nel nostro Paese a rubare.

Gli stranieri ora rubano anche sui treni

Dopo circa una mezz’oretta, appena un treno proveniente da Roma e diretto a Venezia, ha aperto le porte delle carrozze in stazione, uno è salito a bordo, mentre l’altro sarebbe rimasto sulla banchina a guardarsi intorno, verosimilmente per fare da “palo”. La Polfer non hai mai perso di vista la scena che di lì a poco sarebbe diventata teatro di un furto. L’uomo sul treno avrebbe infatti attraversato un intero vagone e dopo aver afferrato lo zaino nero di un passeggero, sarebbe rapidamente sceso, cercando infine di dileguarsi con il presunto complice, di buon passo e bottino del colpo alla mano.

La Polfer li arresta: speriamo che rimangano in cella

Ovviamente i due non hanno fatto neanche lontanamente in tempo a prendere il largo: in pochi istanti gli agenti hanno circondato e fermato i fuggitivi nella galleria ferroviaria, recuperando l’intera refurtiva. Nello zaino c’era un notebook da 2000 euro e i documenti del legittimo proprietario, in viaggio dal Regno Unito. Il maltolto immediatamente restituito al turista inglese che non ha mancato di ringraziare la Polizia di Stato. I due uomini finiti in manette, sono stati accompagnati dalla Polfer davanti al Tribunale di Firenze che ne ha convalidato l’arresto disponendo, in attesa del processo, la custodia cautelare in carcere.