Firenze, Forza Italia denuncia: turismo messo a rischio dall’insicurezza della città

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“Turismo. Quale futuro per Firenze”. È il tema del convegno organizzato dal coordinamento cittadino di Forza Italia, e che si è svoltorecentemente alla presenza di oltre 100 persone. A confrontarsi con le imprese del settore e le associazioni di categoria, il capogruppo di Forza Italia all’assemblea toscana e coordinatore regionale del partito, Marco Stella e la coordinatrice cittadina di Forza Italia, Mariagrazia Internò.

Gli azzurri presentano un documento in 5 punti

Nel corso dell’incontro, Forza Italia ha presentato il suo documento in cinque punti per rilanciare il turismo: 1) realizzare un portale gestito dal Comune di Firenze dove si possano iscrivere le strutture alberghiere ed extralberghiere per fare promozione, senza pagare alcuna fee; 2) abolire le norme anti locazioni turistiche varate dalla giunta Nardella; 3) una cabina di regia con le categorie economiche per gestire l’imposta di soggiorno, e dedicare il 20% di questa tassa ad ammodernare le strutture ricettive; 4) chiudere il Firenze Convention Bureau; 5) costituire una fondazione unica per la cultura e il turismo.

A Firenze il turismo messo a rischio dall’insicurezza in città

“Le strutture ricettive – affermano Stella e Internò – ci riferiscono infatti che un grande problema per il turismo a Firenze è rappresentato dal crescente clima di insicurezza e degrado che vive la nostra città. Le notizie di rapine e aggressioni in pieno centro rimbalzano in tutto il mondo, e la gente è preoccupata. Non è una buona immagine quella che Firenze ha all’estero. Senza contare che a penalizzare lo sviluppo del turismo è anche la questione infrastrutture, in particolare il mancato ammodernamento della pista aeroportuale, che taglia fuori lo scalo fiorentino da diverse destinazioni. Le imprese e gli operatori del settore evidenziano la necessità di riscoprire i luoghi meno commerciali e più nascosti della città, e anche le botteghe artigiane, per diversificare l’offerta turistica e culturale”.