Salvateci dal fisco, dopodomani ricominciano con le cartelle

Fisco cartelle

Ci salvate dalla voracità del fisco e da 60 milioni di cartelle esattoriali pronte a ripartire?

L’agenzia delle entrate ha in canna una marea di colpi da sparare in direzione dei contribuenti e non c’è traccia di tregua. L’emergenza Covid sembrava aver frenato l’aggressione del fisco che aveva riposto nei cassetti le cartelle esattoriali, ma dal primo settembre – mercoledì, non fra un anno – si ricomincia.

Da dopodomani il fisco ricomincia con le cartelle

Lo stato di emergenza termina, forse, a fine anno, l’agenzia delle entrate arriva subito, invece.

In pratica sono terminate tutte le proroghe sulle scadenze fiscali.

Riprende un’odiosa attività di riscossione su stipendi e conti correnti.

Aspettiamoci cartelle, fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Con l’aggiunta delle solite “verifiche” – in realtà minacce – delle Pubbliche Amministrazioni in materia di pagamenti superiori ai 5.000 euro, che erano stati sospese fino al 31 agosto.

Secondo gli esperti del ramo, chi aveva un debito scaduto all’ 8 marzo 2020, potrà ricevere l’atto di pignoramento. Ovviamente se non ha contestato gli eventuali provvedimenti. Chi, invece, alla stessa data, aveva in corso una dilazione, dovrà versare le rate sospese entro fine settembre.

Ci faranno scegliere l’arma del suicidio

Tanto per non farci mancare nulla sua maestà il Fisco riprenderà le sue pesanti attività di pignoramento degli stipendi, dei conti correnti e dei canoni di affitto. Prima di metterci la benda sugli occhi e procedere all’esecuzione del contribuente, ci manderanno un’intimazione di pagamento. Magari invitandoci a scegliere l’arma del suicidio.

Non finisce qui. Perché da dopodomani ricominceranno anche le attività di riscossione da parte dei Comuni e dei concessionari privati incaricati del cosiddetto recupero crediti.

Di fronte a tutto questo, sarà bene che il governo si dia una regolata. L’economia reale è ancora sotto tono e pensare di aggredire di nuovo i cittadini allo stremo non rappresenta davvero un’iniezione di fiducia per un Paese che è ancora sotto choc.

Conviene traslocare per non farsi trovare in casa da quegli odiosi signori delle tasse….