Fiumicino, al via la super condotta idrica anti-siccità per Fregene e Maccarese: ecco quando sarà ultimata

La Giunta comunale di Fiumicino ha finalmente sbloccato un progetto che da tempo stava incagliato tra carte, ricorsi e autorizzazioni. Parliamo della nuova condotta idrica di rilancio delle acque irrigue, pensata per mettere in sicurezza Fregene e Maccarese contro la minaccia della siccità. Un’infrastruttura definita “strategica” dall’amministrazione e che, se rispettati i tempi, sarà completata entro gennaio 2027.
Un traguardo che i cittadini aspettavano da anni, e che adesso prende corpo con l’approvazione definitiva del progetto esecutivo e del nuovo cronoprogramma dei lavori.

Fiumicino, dallo stagno di Focene al Canale delle Acque Alte: via alla condotta anti-siccità
La condotta, lunga diversi chilometri, avrà il compito di convogliare le acque raccolte nello stagno di Focene fino al Canale delle Acque Alte di Maccarese. Lì saranno riutilizzate per irrigare i terreni agricoli, riducendo lo spreco e alleggerendo la pressione sulle falde.
Un’opera che non solo promette di rafforzare la resilienza idrica del litorale nord, ma che si inserisce anche in un più ampio progetto di riqualificazione ambientale. Il Comune parla apertamente di una “svolta” per la qualità delle acque di balneazione e per la tutela dell’ecosistema costiero.
La lunga odissea delle autorizzazioni
Se oggi il progetto è finalmente ai nastri di partenza, è grazie a un lavoro di mediazione che ha coinvolto istituzioni, privati e consorzi. L’infrastruttura era stata inizialmente approvata già nel 2019, con una divisione in due lotti: il potenziamento dell’impianto idrovoro di Focene, già concluso e collaudato, e la realizzazione della condotta vera e propria.
Quest’ultima, però, è rimasta per anni bloccata tra richieste di modifiche al tracciato, osservazioni del Consorzio di Bonifica e la necessità di sottoscrivere accordi con la Maccarese Spa, proprietaria dei terreni interessati. Solo lo scorso agosto si è arrivati al verbale di consegna delle aree, passaggio indispensabile per aprire il cantiere.
Investimento a costo zero per i cittadini
Un dato non secondario è che i lavori saranno realizzati a totale cura e spese della società privata Ares 2002 Spa, come previsto da una convenzione firmata con il Comune di Fiumicino. Un’operazione che, almeno sulla carta, consente all’amministrazione di portare a casa un’infrastruttura milionaria senza gravare sulle casse pubbliche.
Una volta ultimata e collaudata, la condotta sarà ceduta gratuitamente al Comune di Fiumicino, che a sua volta la affiderà al Consorzio di Bonifica del Litorale Nord per la gestione. Una catena istituzionale che ha il compito di garantire manutenzione ordinaria e straordinaria, evitando che l’opera diventi presto un “cattedrale nel deserto”.
Cronoprogramma serrato
Il nuovo calendario dei lavori fissa la conclusione dell’opera a gennaio 2027. Una data che tiene conto dei ritardi accumulati negli anni e delle nuove prescrizioni tecniche imposte dagli enti coinvolti.
La Ares 2002 Spa ha già trasmesso il cronoprogramma aggiornato, che dovrà essere rispettato scrupolosamente: i cantieri, dopo un avvio faticoso, non potranno permettersi ulteriori stop. Ogni ritardo metterebbe a rischio la stagione irrigua e l’intero equilibrio idrico del litorale.
Una sfida contro il tempo e la siccità
La posta in gioco è alta. Negli ultimi anni Fregene e Maccarese hanno conosciuto periodi di forte carenza d’acqua, con ricadute pesanti non solo per l’agricoltura, ma anche per il turismo balneare.
La nuova super condotta di Fiumicino punta a cambiare radicalmente lo scenario, trasformando un problema cronico in un’opportunità di rilancio. “Non si tratta solo di un’opera idraulica – ha sottolineato il sindaco Mario Baccini – ma di un investimento sulla sicurezza ambientale e sul futuro del nostro territorio”.
L’attesa dei cittadini
Ora la parola passa ai cantieri. Le comunità di Fregene e Maccarese attendono con impazienza di vedere i primi risultati concreti, stanche di anni di rinvii e carte bollate. La promessa è quella di un’infrastruttura capace di proteggere il litorale dalle crisi idriche che, complice il cambiamento climatico, si fanno sempre più frequenti.
Entro gennaio 2027, se tutto procederà secondo i piani, la condotta sarà finalmente realtà. E con essa, forse, anche la fine di una lunga odissea burocratica che rischiava di seppellire l’opera sotto la sabbia del tempo.
