Fiumicino, esplode bombola del gas nella pineta: feriti vigile del fuoco e agente della locale

Un intervento per un semplice incendio di sterpaglie si è trasformato in una scena ad alta tensione nella tarda mattinata dell’11 giugno 2025 a Fiumicino. Intorno alle 11:50, i Vigili del Fuoco sono stati chiamati a intervenire all’incrocio tra via Redipuglia e via Arsiero, zona periferica del comune, dove le fiamme si stavano propagando rapidamente tra le erbacce secche. L’allarme, inizialmente di livello ordinario, ha assunto in pochi minuti una connotazione molto più seria.
Fiumicino, l’esplosione inaspettata
Durante le operazioni di spegnimento, una bombola di GPL abbandonata tra le sterpaglie ha improvvisamente detonato, colpendo in pieno l’area in cui stava operando una delle squadre dei Vigili del Fuoco.

L’esplosione ha provocato il ferimento di un operatore del Corpo, coinvolto direttamente nell’area interessata. Fortunatamente, l’uomo ha riportato solo ferite lievi, grazie anche alla prontezza dei colleghi che sono immediatamente intervenuti per prestare i primi soccorsi.
È rimasto lievemente intossicato un agente della polizia locale di Fiumicino a seguito di inalazione di fumo.
Squadre sul posto e primi soccorsi a Fiumicino
Sul posto sono giunte la squadra 13/A di Ostia, due autobotti, una squadra del Nucleo Procedimenti Giudiziari e il capoturno provinciale. Un dispositivo imponente che testimonia la pericolosità dell’incendio e della zona circostante. Dopo l’esplosione, l’area è stata messa in sicurezza nel più breve tempo possibile. Il vigile ferito è stato affidato alle cure del personale del 118, intervenuto con un’ambulanza. Non è in pericolo di vita e le sue condizioni sono state definite buone.
Zona degradata, rischio costante
L’episodio ha riportato all’attenzione l’annoso problema delle aree incolte e abbandonate nella periferia di Roma, dove materiali pericolosi, come bombole del gas, vengono spesso lasciati illegalmente. Questi oggetti, nascosti tra la vegetazione o sotto cumuli di rifiuti, rappresentano una bomba a orologeria soprattutto nei mesi estivi, quando il rischio incendi si intensifica. Le temperature elevate e la presenza di sterpaglie secche creano un contesto perfetto per il disastro.
Un problema noto e mai risolto
Non è la prima volta che episodi simili si verificano nel territorio del Comune di Fiumicino. Le autorità locali hanno più volte segnalato la mancanza di manutenzione ordinaria e la scarsa sorveglianza in molte aree periferiche, che spesso si trasformano in discariche abusive. La presenza di bombole di gas in ambienti del genere è sintomo di una emergenza ambientale e di sicurezza che resta irrisolta.
Conclusione: la sicurezza dei soccorritori in primo piano a Fiumicino
L’incidente dell’11 giugno riapre il dibattito sulla sicurezza degli operatori del soccorso, troppo spesso costretti a lavorare in condizioni di rischio elevato per colpa dell’incuria e della negligenza. Serve un piano straordinario di bonifica e sorveglianza per evitare che episodi del genere si ripetano. La professionalità e la prontezza dei Vigili del Fuoco hanno evitato una tragedia più grave, ma il campanello d’allarme suona forte. E non può più essere ignorato.