Fiumicino, “Fammi entrare”, ma aveva il divieto di avvicinamento: cerca di fondare la porta dell’ex a calci e spallate

Nonostante il divieto di avvicinarsi alla sua ex compagna, un cittadino romeno non ha rispettato la legge e si è reso protagonista di due episodi gravi in appena 48 ore, il primo a Fiumicino, il secondo a Ladispoli. Nei primi giorni di gennaio, i Carabinieri della Stazione di Passoscuro lo hanno arrestato dopo che, nel giro di poche ore, ha tentato due volte di raggiungere la donna nella sua abitazione.
Il primo episodio è avvenuto nel pomeriggio, quando l’uomo si è presentato davanti alla porta della ex, insistendo per incontrarla. Al rifiuto della donna, ha reagito in modo violento, cercando di sfondare la porta con calci e spallate. Non contento, è tornato anche in serata, ma questa volta ha trovato i Carabinieri ad attenderlo. Gli agenti lo hanno bloccato mentre continuava a minacciare e intimidire la vittima, procedendo al suo immediato arresto.

Ladispoli: seconda violazione, un’altra donna coinvolta
Il giorno successivo, nonostante fosse agli arresti domiciliari, l’uomo è stato nuovamente arrestato a Ladispoli per una seconda violazione del divieto di avvicinamento, questa volta nei confronti di un’altra donna. Durante un controllo presso la sua abitazione, i militari hanno scoperto che, contrariamente alle restrizioni, era in compagnia di una seconda vittima.
La complicità della donna
In un colpo di scena, si è scoperto che la donna si era recata volontariamente nell’appartamento dell’uomo, violando il divieto di contatto imposto dalle autorità. Quando i Carabinieri sono intervenuti, lei ha tentato di fornire false generalità per evitare conseguenze, ma è stata identificata e denunciata per intralcio alle indagini.
L’intervento delle forze dell’ordine
L’impegno dei Carabinieri di Passoscuro e Ladispoli si è dimostrato cruciale per arginare una situazione di grave pericolo per le vittime coinvolte. Il comportamento dell’uomo, già noto per precedenti analoghi, sottolinea l’importanza di interventi tempestivi per proteggere le persone da ulteriori minacce.
Stalking e recidiva: un fenomeno allarmante
Questo caso mette in luce un problema diffuso, quello della recidiva negli episodi di stalking, che spesso vede i responsabili ignorare completamente le misure restrittive imposte dalla legge. Solo un’azione decisa e immediata da parte delle autorità può impedire che simili situazioni degenerino ulteriormente.
Chiunque si trovi in una situazione di pericolo o sia vittima di stalking può rivolgersi alle forze dell’ordine e chiedere aiuto, utilizzando anche il numero antiviolenza e stalking 1522.