Fiumicino, furti in casa a raffica per mano di sei latinos: un arresto e cinque denunce

Fiumicino, carabinieri in azione

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Fiumicino si è ritrovata improvvisamente al centro di una vicenda criminale che sembra uscita da una sceneggiatura cinematografica. Un gruppo di giovani sudamericani, tra i 18 e i 21 anni, avrebbe messo a segno una serie di furti in abitazione, seminando paura e tensione nei quartieri residenziali. Sei in tutto i sospettati, legati da un filo comune di spregiudicatezza e audacia. Uno è finito in manette, mentre gli altri cinque sono stati denunciati dai Carabinieri della locale Stazione, dopo un’operazione fulminea e spettacolare.

L’inseguimento da film

Tutto è iniziato con il controllo di un’auto sospetta, risultata a noleggio e carica di giovani dal passato già ingombrante. Quando i militari hanno intimato l’alt, il conducente non ha esitato: piede sull’acceleratore e fuga disperata tra le strade cittadine. Ne è nato un inseguimento da thriller, con la corsa che si è conclusa solo in via dei Tre Denari. Il veicolo, perso il controllo, è andato a schiantarsi contro un’auto proveniente dalla direzione opposta. Un finale spettacolare, che ha permesso ai Carabinieri di catturare il ventunenne al volante e un complice, mentre altri due approfittavano della confusione per dileguarsi a piedi.

Il bottino del crimine

Il controllo dell’auto ha svelato un arsenale inquietante: cacciaviti, arnesi da scasso, abiti per il travisamento. Tutto l’occorrente per trasformare la notte in terreno fertile per incursioni nelle abitazioni. Ma non era tutto. Le indagini lampo hanno condotto al vero quartier generale della banda, un B&B in città che fungeva da base operativa.

Lì, oltre agli altri due fuggitivi, i Carabinieri hanno trovato ulteriori complici e soprattutto la prova tangibile delle scorribande: orologi di pregio, gioielli in oro, borse griffate e contanti di provenienza sospetta. Un tesoro che racconta meglio di ogni parola la portata dei colpi messi a segno.

La risposta della giustizia

La Procura di Civitavecchia ha subito dato il proprio via libera: arresto per il ventunenne cileno alla guida dell’auto e denunce per gli altri cinque, accusati di ricettazione e possesso ingiustificato di grimaldelli. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato. In sede di udienza, il giudice ha stabilito per l’arrestato l’obbligo di firma in caserma, un provvedimento che ribadisce la fermezza delle istituzioni di fronte a una minaccia che ha colpito nel cuore la serenità di tanti cittadini.

Il confine tra realtà e finzione

Se da un lato resta la soddisfazione per un’operazione condotta con successo dai Carabinieri, dall’altro rimane aperta la questione di fondo: la facilità con cui bande così giovani riescono a muoversi e a trasformare l’ordinario in straordinario.

È qui che la cronaca si fonde con la narrazione. Ma al di là delle suggestioni, il messaggio è chiaro: la giustizia resta vigile, e a Fiumicino non c’è spazio per chi pensa di piegare la città ai propri disegni criminali.