Fiumicino, il Comune chiude un distributore GPL: “Controlli serrati dopo l’esplosione che ha spaventato Roma”

Il Comune di Fiumicino ha emesso un’ordinanza di interdizione immediata all’uso di un impianto di distribuzione di GPL situato sul proprio territorio, a seguito di un verbale redatto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma, anche se non ha indicato negli atti pubblici di quale impianto si tratti.
Il provvedimento è datato 28 luglio 2025 ed è la risposta istituzionale a una serie di accertamenti condotti in seguito all’esplosione avvenuta nei primi giorni di luglio in un altro impianto della Capitale, che aveva sollevato un’ondata di paura tra i cittadini di tutta Italia.

Il distributore chiuso si trova in un’area particolarmente sensibile, già sottoposta a monitoraggio negli anni scorsi. La decisione è arrivata dopo la constatazione di gravi violazioni delle norme di sicurezza riscontrate durante un’ispezione effettuata il 9 luglio dai Vigili del Fuoco.
Dopo l’esplosione, controlli a tappeto sui distributori di GPL di Fiumicino
L’intervento del Comune si inserisce in un contesto più ampio di controlli straordinari su tutti gli impianti di distribuzione di gas e carburanti nel territorio metropolitano. Dopo l’esplosione che ha scosso Roma e i suoi dintorni, le autorità locali hanno deciso di rafforzare le verifiche su strutture ritenute potenzialmente pericolose per la sicurezza pubblica.
Il distributore di Fiumicino non ha superato l’ispezione. Il verbale dei Vigili del Fuoco ha rilevato diverse criticità strutturali e gestionali. Tra queste, anomalie nei dispositivi di sicurezza, carenze nella manutenzione degli impianti e mancanza di adeguata documentazione tecnica. Un quadro che ha reso inevitabile l’interdizione immediata dell’impianto.
La rete GPL di Roma e provincia sotto osservazione
La chiusura dell’impianto GPL di Fiumicino non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, l’amministrazione comunale ha intensificato il controllo delle attività economiche potenzialmente a rischio, con particolare attenzione a quelle che trattano sostanze infiammabili o esplosive.
L’Ufficio Attività Produttive, insieme alla Polizia Locale e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, sta portando avanti un piano di monitoraggio che comprende anche officine, depositi e impianti di rifornimento.
L’obiettivo è prevenire incidenti gravi, come quello avvenuto a Roma, e garantire la piena conformità delle strutture alle normative vigenti in materia di sicurezza e ambiente.
Un segnale forte per Fiumicino
Con l’ordinanza n. 347 del 28 luglio 2025, il Comune di Fiumicino ha voluto dare un segnale chiaro: tolleranza zero verso gli impianti che non rispettano le regole. Il provvedimento non solo dispone l’immediata interdizione dell’impianto ma rappresenta anche un punto di svolta nelle politiche di controllo delle attività a rischio.
Il caso di Fiumicino dimostra quanto la sicurezza dei cittadini sia tornata al centro dell’agenda politica locale. Dopo anni di trascuratezza e deroghe più o meno formali, le amministrazioni sembrano voler invertire la rotta. Nessun compromesso sarà più tollerato quando è in gioco l’incolumità pubblica.
Fiumicino, prevenzione, non emergenza
L’interdizione dell’impianto GPL è solo il primo passo. Le autorità locali puntano ora a rafforzare la cultura della prevenzione, promuovendo una gestione più rigorosa e trasparente delle attività produttive. L’auspicio è che gli operatori del settore comprendano l’urgenza di adeguarsi a standard elevati, prima che siano le emergenze a imporlo.
Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha annunciato l’avvio di un censimento degli impianti a rischio presenti sul territorio, con l’obiettivo di produrre entro l’autunno una mappa aggiornata della sicurezza urbana. Una misura che potrebbe diventare modello per altri Comuni della Città Metropolitana.