Fiumicino, morte Simona Bartoletto, spunta l’ipotesi femminicidio: “Aveva una relazione con l’uomo che l’ha investita”

Potrebbe non essere un semplice incidente stradale, quello che ha provocato la morte di Simona Bartoletto, la 34enne investita la sera di martedì a Fiumicino mentre camminava in via Redipuglia, nella zona di Isola Sacra. Spunta infatti adesso l’ipotesi di un femminicidio, anche se su questa tesi, da valutare con cautela e attenzione, c’è il massimo riserbo.
La donna e il suo investitore, infatti, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa La Presse, si conoscevano già e avrebbero avuto una relazione.

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La relazione e la lite prima dello schianto
Simona stava camminando lungo via Redipuglia tenendo per mano il figlio di 8 anni, quando una Smart l’ha colpita in pieno. Alla guida c’era un suo coetaneo, con il quale – secondo le prime ricostruzioni – la donna avrebbe avuto una relazione. Testimoni avrebbero riferito di una lite accesa tra i due, consumata poco prima dell’investimento, avvenuto a poca distanza dall’abitazione proprio dell’uomo.
Questi elementi, trapelati nelle ultime ore, hanno spinto la Procura di Civitavecchia a non escludere la pista dell’omicidio volontario e ad aprire un’inchiesta. Al momento l’indagato risponde di omicidio stradale, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi se dovesse emergere la prova del dolo. Intanto, i cellulari di entrambi sono stati sequestrati e gli inquirenti stanno analizzando messaggi e chiamate.
Indagini e ipotesi
La dinamica resta agghiacciante: la 34enne, che camminava a bordo strada proteggendo il figlio dal traffico, è stata centrata dalla Smart e trascinata per metri. Per lei non c’è stato nulla da fare, mentre il bambino è rimasto miracolosamente illeso. L’automobilista, risultato positivo all’alcol test, si è fermato subito dopo l’impatto, ma questo non basta a chiarire i dubbi sul suo comportamento. Occorre quindi capire adesso se si è trattato di una tragedia non voluta o della conseguenza della lite. Sempre che la ricostruzione sia corretta, ma questo dovranno stabilirlo gli inquirenti.
La polizia locale di Fiumicino e i carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero rivelare dettagli cruciali. In parallelo, gli investigatori cercano testimoni che possano aver visto la scena. La salma di Simona, dopo l’incidente, era stata portata all’istituto di medicina legale del Verano, per gli accertamenti autoptici disposti dalla magistratura.