Fiumicino ‘poco trasparente’ sulla concessione della spiaggia di Fregene su cui sorge una casa privata: stangata del Tribunale

Fregene, Fiumicino, l'area interessata su cui insiste la casa su spiaggia pubblica, foto Google Maps

Contenuti dell'articolo

Una doccia fredda per il Comune di Fiumicino. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso presentato da F. L., cointestatario di una concessione demaniale marittima a Fregene, situata a due passi dall’Onda Anomala Suite Club (locale che non c’entra nulla con questa storia), imponendo all’amministrazione comunale di Fiumicino di consegnargli i documenti richiesti. Al centro della vicenda, una spiaggia trasformata in residenza privata, su cui insiste una casa privata, e la gestione quantomeno opaca di una pratica di subingresso legata alla concessione n. 5**/2005.

Il Comune non solo – secondo i giudici – non ha risposto in maniera completa alle istanze di accesso agli atti, ma addirittura non si è costituito in giudizio. Un silenzio assordante, stigmatizzato dai giudici come un atteggiamento ‘elusivo’, contrario al principio di trasparenza che dovrebbe guidare ogni amministrazione.

Fregene, una casa privata su area demaniale del comune di Fiumicino

La storia inizia da lontano. Oggetto del contendere è una concessione marittima che autorizza il mantenimento di un manufatto adibito a civile abitazione in via Silvi Marina, a Fregene. Dopo la morte di una delle intestatarie originarie, nel 2015, il figlio, A. C., ha tentato di subentrare nella concessione. Ma le carte a supporto della sua domanda non sarebbero mai state reperite negli archivi ufficiali.

L., cointestatario della concessione, ha chiesto più volte di visionare l’originale della ricevuta di deposito della domanda di subentro, ma la documentazione – secondo il Comune – non è mai stata trasmessa dalla Regione Lazio. Una risposta giudicata lacunosa, che ha spinto l’interessato a rivolgersi al TAR.

Il ricorso: diritto all’accesso negato

Gli avvocati I. S. ed E. M., difensori di L., hanno presentato ricorso denunciando la mancata trasparenza del Comune di Fiumicino. L’amministrazione aveva chiesto a C. l’esibizione del documento, ma quando L. ne ha chiesto copia, ha risposto che non era disponibile. Un paradosso amministrativo che ha alimentato sospetti e tensioni.

Il Tribunale, con sentenza depositata il 26 settembre 2025, ha stabilito che l’istanza di accesso è rimasta “inottemperata”. Ha quindi ordinato al Comune di Fiumicino di consegnare la documentazione richiesta entro trenta giorni, con possibilità per L. di estrarne copia.

La stangata del Tar

La decisione del Tar è una vera e propria stangata per il Comune di Fiumicino. Non solo l’amministrazione è stata obbligata a consegnare gli atti, ma è stata anche condannata al pagamento delle spese legali: 1.000 euro più accessori di legge. Una cifra simbolica, ma che segna una sconfitta pesante sul piano dell’immagine.

Il giudice amministrativo ha ricordato che l’azione ex art. 116 c.p.a. non serve a contestare la legittimità di un provvedimento, ma a tutelare concretamente il diritto all’accesso ai documenti. E in questo caso, tutti i presupposti erano presenti.

Una vicenda che pesa su Fiumicino e Fregene

La vicenda riaccende i riflettori sulla gestione delle concessioni demaniali a Fiumicino e, più in generale, sulle ombre che da anni avvolgono il litorale laziale. Trasparenza negata, controlli poco rigorosi e documenti che sembrano svanire nel nulla: ingredienti che alimentano dubbi e polemiche.

La casa privata su area demaniale, in particolare, rappresenta un nervo scoperto. Non si tratta solo di un cavillo burocratico: in gioco c’è la corretta gestione di beni che appartengono allo Stato e quindi a tutti i cittadini.

Il segnale della magistratura per Fiumicino e Fregene

La sentenza del TAR Lazio assume così un valore che va oltre il singolo caso. È un monito alle amministrazioni locali, chiamate a garantire piena trasparenza e correttezza nella gestione del demanio marittimo. La mancata costituzione in giudizio del Comune di Fiumicino appare come un’ammissione implicita di debolezza, se non di disinteresse verso una vicenda che invece merita chiarezza.

Il messaggio è chiaro: i cittadini hanno diritto di conoscere, verificare e controllare gli atti amministrativi che incidono direttamente sui beni pubblici. Ogni ostacolo, ogni omissione e ogni ritardo si traduce in una violazione di questo diritto fondamentale.

Fregene, la frazione di Fiumicino, l’area su cui insiste la casa privata su spiaggia pubblica, foto Google Maps – www.7colli.it