Fiumicino, Swissport saluta l’aeroporto, ok del Tribunale: dubbi sul ricollocamento dei dipendenti ex Alitalia

Roma, addio alla Swissport, lascia Fiumicino

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Fiumicino aeroporto, con una sentenza emessa il 9 maggio, il Tar del Lazio ha sostanzialmente confermato la bontà delle scelte dell’ENAC su Swissport, dando il via in modo definitivo – in soldoni – all’esclusione dell’azienda svizzera che gestiva parte dei servizi di terra dell’aeroporto di Fiumicino. La decisione dà il via libera alla nuova configurazione dell’handling aeroportuale, voluta dall’Ente nazionale per l’aviazione civile da febbraio scorso, dopo mesi di attese e ricorsi che avevano congelato il passaggio di consegne.

Swissport, subentrata nel 2021 nella gestione delle operazioni a terra dopo il fallimento di Alitalia, è fuori dai giochi. Il verdetto chiude una lunga battaglia legale, ma apre nuovi interrogativi sul futuro dei circa 2.000 lavoratori coinvolti e sugli effetti a cascata di questo riassetto strategico.

Una nuova mappa dei servizi a terra per l’aeroporto di Fiumicino

Dal 19 febbraio 2025 e per i prossimi sette anni, le operazioni di imbarco, sbarco, movimentazione bagagli e rifornimento aerei saranno affidate a tre operatori: Aviapartner, Aviation Services e la new entry Airport Handling. Quest’ultima, controllata dalla holding emiratina Dnata, fa il suo debutto a Fiumicino dopo anni di attività negli scali milanesi di Malpensa e Linate.

Airport Handling si aggiudica una quota di mercato stimata attorno al 50% e assorbirà gran parte del personale impiegato da Swissport: si parla di 1.800 lavoratori a tempo indeterminato, più altri 200 con contratti a termine. Un’operazione colossale che, se non gestita con attenzione, rischia di trasformarsi in un boomerang operativo, proprio mentre Roma si prepara ad affrontare l’impatto del Giubileo.

Ricorsi, attese e un mercato ridisegnato, all’aeroporto di Fiumicino

Il cambio di gestione non è arrivato senza tensioni. Il bando ENAC per il ramp handling, pubblicato nell’ottobre 2023, prevedeva la limitazione a tre soli operatori, escludendo Swissport. La società svizzera ha quindi impugnato l’esito della gara, bloccando di fatto la firma dei nuovi contratti.

Solo, ora, con la sentenza del Tar, probabilmente definitiva, vista la rinuncia della stessa ricorrente, si è sbloccata la situazione, dando ragione all’autorità pubblica e alle sue scelte strategiche. Swissport deve quindi abbandonare la scena, lasciando spazio alle nuove realtà operative. Ma il tempo perduto e la complessità della transizione rischiano di generare ricadute sui servizi quotidiani e, soprattutto, sui livelli occupazionali.

Lavoro: in bilico molte posizioni

Il fronte più caldo resta quello dei lavoratori. Il 7 febbraio è stato firmato un accordo tra Airport Handling e le principali sigle sindacali – Cgil, Cisl, Uil e Ugl – che prevede il passaggio diretto di 1.800 dipendenti a tempo indeterminato da Swissport al nuovo operatore, mantenendo le stesse condizioni economiche e contrattuali.

L’intesa prevede anche benefit come i ticket restaurant e la copertura dei costi di parcheggio. Tuttavia, resta irrisolta la posizione dei 200 precari e, soprattutto, dei numerosi ex dipendenti Alitalia in cassa integrazione, che speravano di trovare una nuova collocazione attraverso questa transizione.

Alcuni sindacati esprimono forti perplessità: temono che una parte di questi lavoratori precari, magari anche solo minima, venga lasciata fuori, senza una reale prospettiva di reinserimento. Ma, probabilmente, la situazione si chiarirà entro pochi giorni-settimane.

Giubileo 2025: Fiumicino sotto pressione straordinaria

La tempistica del cambio di gestione, certo, preoccupa. Il 2025 sarà l’anno del Giubileo, con milioni di pellegrini e turisti attesi a Roma. La maggior parte dei quali attesi tra giugno, luglio e agosto. Lo scalo di Fiumicino rappresenta il principale punto d’ingresso per la Capitale e sarà sottoposto a uno stress operativo eccezionale, proprio durante la prossima estate.

In questo contesto, la sostituzione di uno dei principali operatori dell’handling, insieme alla necessità di reinserire migliaia di lavoratori, rischia di innescare disservizi e rallentamenti? La prova di tenuta sarà doppia: da una parte, il mantenimento dell’efficienza aeroportuale; dall’altra, la garanzia che nessuno venga lasciato indietro in un settore già provato da anni di crisi.