Flaminio, è rivolta contro la discoteca al Maxxi

È rivolta al quartiere Flaminio contro la discoteca del Maxxi. Il famoso museo di arte contemporanea, che da due anni offre anche intrattenimenti serali in musica. Si tratta di un appalto, vinto dalla medesima ditta che fa la ristorazione. Un’esperienza sensoriale fatta di sapori, note e colori si legge nella pubblicità delle serate. Ma secondo i residenti, le belle parole maschererebbero semplicemente una discoteca all’aperto. Con musica a tutto volume fino alle 2 di notte. Mentre nel bando, c’è scritto chiaramente che gli altoparlanti dovrebbero essere staccati alla mezzanotte. E che comunque non si dovrebbero mai superare i 50 decibel di emissioni. Unico giorno di chiusura, il lunedì. Per il resto, sei giorni su sette da queste parti si balla, o se volete, si sta svegli. Amiche per gli schiamazzi che giungono dall’esterno. Una situazione difficile per le circa 300 famiglie dei palazzoni adiacenti al museo, che adesso dicono basta. E che hanno anche esposto uno striscione. Con su scritto, Maxxi basta rumore! Più chiaro di così non si può. Ma per ora il Comune fa orecchie da mercante.
Il Municipio 2 vuole il coprifuoco anche in zona bianca contro la ‘mala movida’

I residenti del Flaminio vogliono dormire
Gia il Municipio 2 aveva chiesto alla Raggi di adottare un’ordinanza. Per limitare alle 24.00 gli schiamazzi notturni, almeno nelle zone in cui impazza di più la movida. E il Flaminio è certamente una di queste. Con raduni al Villaggio olimpico e a Piazza Mancini. Ora poi ci si è messo anche il Maxxi, con le sue serate a tutto volume. Lo spiega Francesca, portavoce del comitato dei residenti di via Masaccio. “Tutte le sere, tranne il lunedì che è giorno di chiusura, fino almeno alle 2 abbiamo la musica dentro casa. Nonostante i doppi vetri qui non si dorme più, trema tutto”. Sono esasperati gli abitanti della zona. “Qui noi ci abitiamo, abbiamo anche delle attività ricettive ma i nostri ospiti scappano. Dormire così è diventato improponibile”.
Sono circa 300 le famiglie che vivono nel supercondominio di via Masaccio. Un centinaio quelle le cui case affacciano direttamente sul MAXXI. Ed è la direzione del museo ad essere messa sotto accusa. “Non fa rispettare l’accordo al locale perchè, a dispetto di quanto prescritto nel bando, la musica supera, e di molto, i 50 decibel. E non viene mai staccata a mezzanotte ma alle 2” – dicono i residenti. “Il Flaminio non dorme più da quando il MAXXI si è venduto alla movida”.
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