Flash mob dei commercianti contro la ZTL. La Raggi neanche ci riceve

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Flash mob dei commercianti romani ieri in tarda mattinata all’incrocio tra via Tomacelli e via di Ripetta. La categoria è allo stremo, e sta cercando di farsi ascoltare anche sulla spinosa questione dei varchi della ZTL. Quegli accessi elettronici al centro storico della città che la Raggi ha tenuti spenti fino al 31 agosto. E che adesso però sono tornati inesorabilmente in funzione. Una scelta quella della sindaca che è riuscita a scontentare un po’ tutti. Prima i residenti e Legambiente, quando ha deciso di permettere il libero accesso alle auto alla parte più centrale della città anche dopo la fine del lockdown. Ora il mondo del commercio. Che chiede di mantenere ancora in vigore il provvedimento almeno fino a tutto il 2020. Già nei giorni scorsi la CNA aveva protestato con una serie di motivazioni molto circostanziate. Ieri invece tutte le sigle rappresentative di questo settore sono scese in piazza. La Raggi nemmeno ci riceve, hanno dichiarato al termine della manifestazione in un comunicato congiunto i commercianti. E dice che siamo capaci solo di lamentarci. Ma in realtà noi rappresentiamo una fetta importante del Pil cittadino.

Mondo del commercio contro la Raggi: “La Ztl ora è una scelta illogica”

I commercianti al flash mob di ieri, lasciateci lavorare. Siamo parte integrante del Pil della città

Chiediamo solamente al comune di Roma di lasciarci lavorare. Siamo una parte importante del tessuto produttivo della città. Le cose dopo il covid vanno malissimo per il nostro settore. E richiudere i varchi della ZTL adesso significa darci la botta finale. Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate ieri al margine del flash mob organizzato da Confcommercio, Confesercenti Roma e Confartigianato. La Raggi non può prendere decisioni come un monarca, ha dichiarato il presidente di Confesercenti di Roma e Lazio Valter Gianmaria. Già centinaia di negozi sono chiusi, se la prima cittadina persiste in questa direzione ne conteremo a migliaia. Ricordo che nel centro storico ci sono il 35% delle attività artigiane, ha proseguito Gianmaria. E il 90 di quelle alberghiere. Al momento non ci sono turisti e 430 mila dipendenti sono in Smart working. Così continua a piovere sul bagnato.

La Raggi amministra come un monarca. E alla protesta dei commercianti si uniscono i rappresentanti di Fratelli d’Italia

Quelle dell’amministrazione comunale sono posizioni assolutamente ideologiche. Che non hanno nulla a che fare con la concertazione, rincara la dose David Sermoneta. Presidente di Confcommercio centro storico di Roma. Noi chiediamo che almeno fino al termine dell’emergenza i varchi rimangano spenti. Ma con il sindaco è assolutamente impossibile parlare. E Massimo Bertone, titolare del negozio Socrate aperto dal 1956 rincara la dose. La misura presa dal Campidoglio non tiene conto dell’emergenza. Il traffico privato deve essere libero di circolare.

Al flash mob di ieri promosso dalle diverse sigle del commercio romano hanno partecipato anche alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, tra i quali il coordinatore regionale Paolo Trancassini, il responsabile del dipartimento commercio della Regione Lazio Maurizio Forliti ed esponenti del Consiglio comunale e del Municipio I Centro storico.

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