Foibe, a Viterbo l’Anpi tenta di riscrivere la storia. Da CasaPound fiori ai martiri

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Un cuscino di fiori in onore dei Martiri delle Foibe all’ingresso della Sala Anselmi, la sala della provincia di Viterbo che oggi ha ospitato la contestata conferenza “E allora le foibe?” con Eric Gobetti, organizzata dall’Anpi nell’ambito delle iniziative per il 25 aprile. A depositarlo è stata Casapound, in questi giorni in prima linea nell’opporsi all’evento considerato “giustificazionista” delle foibe e contestato anche dal Comitato 10 febbraio e dall’Associazione nazionale Dalmata. CasaPound Italia Viterbo, fa sapere il movimento in una nota, “rivendica quanto riuscito a ottenere in questi giorni di confronto a viso aperto contro chi, impunito, tenta di riscrivere la storia. Unici ad esserci schierati senza mezze misure contro l’annunciato scempio che si è consumato presso la Sala Anselmi.

Annullata la seconda conferenza in una scuola

Senza timore di smentita possiamo affermare che è solo grazie al nostro impegno che il tentativo di inquinare la corretta consapevolezza culturale degli alunni dell’Istituto Santa Rosa è stato disinnescato in tempo utile”. Lo spiega Cpi facendo riferimento alla seconda conferenza di Gobetti, poi annullata, che avrebbe dovuto tenersi in una scuola di Viterbo. “Di questo – aggiunge Casapound – ringraziamo la lucida dirigenza scolastica e alcuni fra gli stessi docenti. Che hanno capito per tempo quel che stava accadendo, ovvero sfruttare un luogo delegato alla cultura per propagandare le idiozie contenute nel libercolo del signor Eric Gobetti. Dal quale peraltro attendiamo ancora la disponibilità al contraddittorio richiesto nel precedente comunicato”.

Cuscino di fiori di CasaPound in onore dei martiri delle Foibe

“Alcuni nostri militanti hanno deposto un cuscino di fiori sull’ingresso della Sala Anselmi in onore dei Martiri delle Foibe. Subito rimosso però dalle forze dell’ordine che da giorni blindano l’area per chissà quali timori – aggiunge nella nota Cpi -. Avevamo parlato di azioni eclatanti certo, e a queste era nostro intento limitarci. Informare a tempo debito la cittadinanza e le istituzioni del contenuto di questa iniziativa, incontrarla in piazza – non durante un incontro autoreferenziale e blindatissimo -. E infine deporre dei fiori quasi a voler depurare l’aria dal fetore dell’odio di certe antistoriche associazioni che, queste sì, sarebbe davvero opportuno chiudere per sempre”.

Poco coraggio dal centrodestra

CasaPound stigmatizza “il poco coraggio mostrato dal presidente della Provincia di Viterbo (e del centrodestra tutto) dal quale ci aspettavamo l’annullamento d’autorità dell’iniziativa”. “E’ questa inaccettabile logica politica che continua a stupirci. Questa ingiustificabile paura di esporsi per difendere una sacrosanta verità. E solo per non mettere a rischio una manciata di voti e delle alleanze imbarazzanti. Come potete solo immaginare di cambiare le sorti di un territorio se vi manca anche questo piccolo coraggio?”, conclude Casapound.