Follia a Roma: infastidisce i passeggeri, poi si addormenta sul bus e blocca la corsa

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Un’altra serata di paura e delirio su un bus Atac a Roma. Ieri sera, intorno alle 23, sono dovuti intervenire i Carabinieri per calmare un 52enne che dopo aver fatto il panico sull’autobus si è beatamente addormentato.

Infastidiva i passeggeri

Era una delle ultime corse dell’autobus della linea 889 (Mazzacurati-Val Cannuta) ma vicina al capolinea un uomo di 52 anni ha iniziato ad infastidire gli altri passeggeri.
Poi, come se nulla fosse, si è addormentato sui seggiolini.

L’intervento dei Carabinieri

Per l’autista era arrivato il momento di finire il turno, ma preoccupato della reazione dell’uomo, ha preferito farlo svegliare dalle Forze dell’Ordine.

Così il conducente ha chiamato il 112 ed in brevissimo sul posto è arrivata la pattuglia del nucleo radiomobile di Roma. I Carabinieri hanno svegliato l’uomo e lo hanno fatto scendere dall’autobus. Per lui è scattata una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Troppe aggressioni sugli autobus

Difficile dimenticare quanto accaduto solo il 4 luglio passato su un altro autobus Atac.
Lo hanno avvicinato mentre si trovava seduto al proprio posto sul bus Atac della linea N201, all’altezza di piazza dell’Ara Coeli, nel cuore di Roma. E non lo hanno fatto certo perché volevano informazioni o fare amicizia. Lo hanno accerchiato, poi hanno iniziato a insultarlo, tra epiteti offensivi e gesti minatori a suon di ‘N**** di m***a, ti uccido, infame, so dove ti abiti, ti vengo ad uccidere a casa tua, cog****e‘. Come se tutto questo non bastasse sono partiti gli sputi, poi i calci e i pugni per derubarlo. Una notte di terrore quella vissuta da un cittadino libico di 25 anni, che voleva solo viaggiare su quel mezzo e che invece si è ritrovato con più fratture sul suo corpo, senza orologio e telefono. A picchiarlo un gruppo di ragazzini, tra di loro anche 4 minorenni, che ora hanno un volto e un nome.

Sì perché i Carabinieri della Compagnia di Roma Centro hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 ragazzi italiani (di cui uno, 21 anni, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e tre, tra i 19 e i 20 anni, sottoposti all’obbligo di dimora con divieto di lasciare l’abitazione nell’arco notturno). Loro sono tutti indiziati, a vario titolo, di condotte gravissime, in particolare dei reati di lesioni personali e furto, commesse per futili motivi ed aggravati dall’odio razziale. Stessi reati per i quali sono indagati i quattro minorenni, che hanno partecipato a quella violenta aggressione.

A rischiare sono proprio gli autisti

Ma il più delle volte a rischiare sono proprio gli autisti dell’autobus. Come a fine giugno quando un uomo s è avvicinato all’autista del bus Atac e non lo ha fatto per chiedere informazioni sulla prossima fermata o sul percorso del mezzo per raggiungere la sua destinazione. Come avrebbe fatto un passeggero qualunque. Lui si è avvicinato sì, ma lo ha fatto con un martello in mano e ha tentato di aggredirlo. Sono stati momenti di paura quelli vissuti ieri sera, in piazzale della Stazione Tiburtina di Roma, dove un uomo – in evidente stato di agitazione psicofisica – ha cercato di colpire l’autista, che si è visto costretto ad annullare la corsa per chiamare rinforzi e chiedere aiuto.

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