Follia a Roma, riaprono i mercati tra file e rischio contagio

Riaprono i mercati rionali all’aperto in molti municipi di Roma e scatta l’allarme file per il rischio contagio da Covid 19. Proprio non ce la facciamo a Roma a stabilire una regola e farla vedere per davvero. Almeno fino a quando l’emergenza coronavirus sarà passata. O quando gli esperti ci diranno che i rischi del contagio si sono ridotti a sufficienza. Ma non è questo il momento. Leggiamo appelli della Protezione civile che ci comunicano che anche il primo maggio staremo a casa. Inviti ad usare le mascherine anche tra le mura domestiche. E invece la sindaca Raggi pensa bene di riaprire i mercati all’aperto. Da non crederci. Certo, la possibilità di riaprire era prevista anche nella circolare del Campidoglio del 13 marzo. Che recepiva il decreto Conte di due giorni prima. Ma solo per i mercati in sede propria. Con ingresso e uscita controllati. Ora invece la situazione è sfuggita di mano.

Riaprono i mercati rionali tra file e rischio contagio. A Roma siamo alla follia

I mercati rionali riaprono, almeno per i banchi che commerciano generi alimentari. In realtà la possibilità di continuare ad esercitare l’attività per i banchisti di generi alimentari il comune l’aveva già prevista il 13 marzo. Con una sua ordinanza che interpretava il decreto di due giorni prima del governo Conte. Ma la cosa era passata sotto traccia, anche per uno specifico motivo tecnico. Per poter restare aperti gli operatori dei mercati rionali dovevano presentare un progetto al municipio. Quello competente, dove sorge il mercato. E indicare chiaramente le modifiche che avrebbero apportato. Per consentire il distanziamento di almeno due metri della clientela. E per garantire un solo ingresso e una sola uscita controllati per tutta l’area mercatale. Cose difficili da realizzare in poco tempo, garantendo la sicurezza richiesta dalla legge. Ma i progetti ai municipi sono arrivati, e in molti non hanno resistito a dare il via libera. Magari perché i commercianti sul lastrico premono, e si può capire. E i cittadini vogliono aperto il loro banco del fresco. Tutto giusto, ma alla sicurezza chi ci pensa? E la situazione ora è sfuggita di mano.

Da San Cosimato a Monteverde fino al Trionfale. Mercati aperti e fuori controllo

La scelta operata dal Campidoglio e dai municipi di consentire la riapertura dei mercati rionali rischia di rivelarsi un boomerang pericolosissimo. E di aumentare sui territori il rischio contagio. Ricapitoliamo, come sappiamo tutti i supermercati sono aperti. Chiusi invece i mercati occasionali e quelli non in sede propria. Ma qui sta il punto. Se il mercato rientra tra quelli che erano autorizzati, si può retare aperti. Anche se solo per commerciare generi alimentari. Basta presentare un progettino al municipio competente. Che garantisca sulla carta la distanza minima tra le persone prevista per legge. E il controllo all’ingresso e all’uscita. Molti municipi una volta arrivati i progetti non hanno saputo dire di no, e ora siamo nel caos. Lunghe file sono state segnalate a Trastevere, per l’affollamento del mercato di San Cosimato. Così come a Monteverde, al  mercato rionale di San Giovanni di Dio. Ma la situazione non cambia per il mercato Trionfale e anche a Roma sud. Con assembramenti segnalati al Don Bosco. Intollerabile, perché basta allentare un attimo la guardia per buttare al vento i sacrifici di tutti. Sindaca Raggi, così non ne usciamo. Riprenda in mano lei la situazione come garante della salute pubblica. Faccia visionare i progetti e chieda il parere alla Polizia locale che deve fare i controlli. E poi decida facendo rispettare la legge. Per la tutela di tutti noi.

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