Follia al Tiburtino III. Chiamano la Polizia per una lite in famiglia ma in 50 aggrediscono gli agenti

Domenica pomeriggio di follia al Tiburtino III in via Debussy. Con una lite familiare che è sfociata in una vera e propria guerriglia urbana contro le Forze dell’Ordine. La miccia si è accesa intorno alle 17.45, quando un ragazzo 18 enne ha dato in escandescenze contro la fidanzata coetanea. In un modo talmente aggressivo, da convincere la madre a chiamare il 112. E a chiedere l’intervento della Polizia. “Mio figlio ha bevuto ed è violento”, ha spiegato la donna chiedendo aiuto. Gli agenti si sono presentati sul posto pochi minuti dopo con due volanti, ma il giovane non ha voluto calmarsi. Anzi, ha iniziato ad inveire contro i poliziotti, in uno stato di evidente alterazione psicofisica. Urlando alla madre, hai chiamato le guardie, ti ammazzo. A questo punto la pattuglia ha chiesto anche il supporto di un’ambulanza del 118 e di un medico. Ma nemmeno il dottore è riuscito a calmare il ragazzo completamente fuori controllo. Con la fidanzata che nonostante il precedente litigio, ha preso le sue parti.

A questo punto, i due adolescenti sono scappati in casa, inseguiti da due dei quattro agenti. E nell’appartamento, la giovane ha tentato di sferrare un colpo a uno dei poliziotti con delle forbicine da unghie. Mentre il ragazzo lo ha colpito con un coccio di un vaso rotto a un fianco. Alla fine, i due fidanzati sono stati immobilizzati e condotti fuori. Ma qui c’è stata un’altra brutta sorpresa. Infatti una cinquantina di persone avevano circondato le due volanti. Minacciando gli agenti. E cercando di impedire l’arresto degli aggressori.

Roma violenta, tunisino assassinato a coltellate al Tiburtino III

Quindici volanti al Tiburtino III. E la maxi rissa si trascina in ospedale

Quando i poliziotti intervenuti per sedare una lite in famiglia al Tiburtino III si sono visti circondati da una cinquantina di persone, hanno temuto il peggio. E chiesto rinforzi. Così dopo pochi minuti sono arrivate sul posto 15 volanti. E il gruppetto degli aggressori si è disciolto. Tra più attivi, un minore 17 enne che ha preso ripetutamente a calci le auto delle Forze dell’ordine. I due ragazzi che stavano litigando, prima di unirsi di nuovo contro gli agenti, sono stati arrestati. Anche se a piede libero, in attesa del giudizio. Con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Ma Valerio G., il giovane che per primo aveva dato in escandescenze, è stato ricoverato al vicino Sandro Pertini. Vista la sua condizione psicofisica precaria. E proprio in ospedale è continuato il parapiglia. Perché alcuni degli uomini che avevano circondato le gazzelle della Polizia si sono presentati anche qui. Minacciando medici e sanitari.

Solo a tarda sera è tornata la calma, ma a caro prezzo. Infatti, quattro agenti sono stati refertati con una prognosi di dieci giorni. Mentre Consuelo M., la ragazza contusa durante la colluttazione a casa, se la caverà con sei giorni di prognosi. Almeno sul piano della salute. Perché poi la giustizia farà certamente il suo corso.

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/roma_rissa_polizia_tiburtino_terzo_cosa_e_successo-5965870.html