“Forza Tommaso, continua a lottare”: a Bergamo la Roma vince anche per il tifoso 23enne colpito da infarto

Forza Tommaso

Nel giorno più bello dell’era Mourinho, la vittoria a Bergamo per 4 a 1 contro l’Atalanta di Gasperini, la tifoseria giallorossa rinnova l’incitamento nei confronti di Tommaso, 23 anni, tifoso romanista che durante Roma-Spezia, all’Olimpico ha avuto due arresti cardiaci.

Il giovane si trova ancora in terapia intensiva al Gemelli e ieri anche Josè Mourinho gli ha dedicato un pensiero al termine della gara sui canali ufficiali della Roma: “Il malore del tifoso? L’ho capito solo alla fine, speriamo vada tutto bene. In quel caso se mi darà l’indirizzo gli invierò la mia giacca, così la prossima volta che viene con questo freddo avrà la mia giacca“.

Lo striscione per Tommaso dei tifosi della Roma

Una promessa da parte del tecnico che, così come tutti i tifosi romanisti, resta in attesa. Al termine della gara con lo Spezia lo speaker della As Roma ha invitato i giocatori a dedicare un applauso a Tommaso mentre dal 30′ in poi la Curva Sud aveva smesso di cantare in segno di rispetto per il 23enne.

Oggi lo striscione nella curva ospiti dello stadio bergamasco. “Forza Tommaso, continua a lottare”. Oggi la Roma ha vinto anche per lui.

“La più bella Roma della stagione? Sì, spirito fantastico. I giocatori sapevano che con l’Atalanta non puoi essere mai in controllo per 90′ e ci sono periodi in cui soffrire. La squadra è stata forte su tutti i punti di vista, l’arbitro è stato bravissimo per il modo in cui gioca l’Atalanta, per il pubblico con tanta pressione, serviva un arbitro così d’esperienza. Noi bravissimi, con tanta consapevolezza dei pericoli in area”. Queste le dichiarazioni a Dazn di Josè Mourinho, allenatore della Roma, al termine del match vinto 4-1 con l’Atalanta.

Mourinho: “Ora direte che non viciamo con una big da venti minuti”

“Abbiamo interpretato bene il modo di uscire e creare loro danni. Complimenti ai ragazzi. Uno come Karsdorp ha i parastinchi distrutti, era in difficoltà ma sapeva che in panchina non c’era nessuno per il suo ruolo, si è sacrificato. Poi dopo 19 mesi che la Roma non vinceva contro una big, ora sono 20 minuti che non si vince contro una squadra da top 5.