Francesco Giro e la doppia tessera. Chi mi attacca è in malafede, la mia storia in Forza Italia parla da sola

Chi mi attacca per la doppia tessera dovrebbe prima conoscere la mia storia in Forza Italia. Venticinque anni di amore e di militanza. Che nessun ragazzino può mettere in discussione. Anche e soprattutto se ricopre la carica di coordinatore nazionale dei giovani del partito. Va all’attacco il senatore di Forza Italia Francesco Giro. Uno degli uomini più leali e vicini da sempre al presidente Silvio Berlusconi. Giro però ha deciso di prendere anche la tessera della Lega, oltre a quella storica di Forza Italia. E nel suo partito sono scoppiate subito le polemiche. Mi sono avvicinato a Salvini nell’estate del 2018, ha dichiarato Giro a 7Colli. Quando era sotto attacco per il caso della nave Diciotti. E sembrava che si divertisse a sequestrare le persone e impedire gli sbarchi. Secondo la propaganda di allora della sinistra. Di fronte a quello sciacallaggio ho sentito il dovere di prendere una posizione ufficiale. E di farmi  un selfie con un cartello, io sto con Salvini. Da lì in poi è nata una bella amicizia con il leader del Carroccio, prosegue Giro. Ma non ho mai pensato di tradire Forza Italia, dove ho vissuto una storia lunga e bellissima. Tra l’altro io sono stato eletto nel proporzionale, e a maggior ragione il vincolo di mandato è fuori discussione. Ecco perché gli attacchi ricevuti da persone con una militanza molto più recente della mia sono ingiustificabili.

Francesco Giro si racconta a 7Colli. Ho la doppia tessera ma non ho mai tradito. E resto in Forza Italia perché mi ha chiamato Berlusconi

Ho fatto la doppia tessera, è vero. Ma non ho mai tradito. E neppure violato lo statuto del mio partito. Quando ho fatto anche la tessera della Lega in Forza Italia si sono riuniti. Per vedere se ci fossero delle cause di incompatibilità. Ma lo statuto del partito su questo punto non dice nulla. Casomai dovranno decidere i probiviri, ma mi sento assolutamente tranquillo. Sono un Senatore della Repubblica e un tesserato ordinario di Forza Italia, ci dice in una intervista telefonica Francesco Giro. Prima di iscrivermi anche alla Lega mi sono letto il loro statuto. Che prevede la doppia tessera in caso di iscrizione come socio sostenitore. Ed è esattamente la cosa che ho fatto. Confesso che dopo gli attacchi del coordinatore nazionale di Forza Italia giovani Marco Bestetti ho pensato di lasciare il partito. Le sue parole mi hanno ferito, per una totale mancanza di rispetto per la mia storia (Bestetti aveva invitato Giro a cambiare spacciatore ndr). Ma poi è arrivata la telefonata di Silvio Berlusconi. Che ha ricordato le tante battaglie combattute insieme in questi 25 anni. Invitandomi a restare. E ovviamente ho detto di sì.

Giro, certo che apprezzo Salvini. Ma almeno per questa legislatura resterò dove sono

Certo che apprezzo Matteo Salvini. Ma almeno per questa legislatura resterò in Forza Italia perché credo nel vincolo di mandato. E sono una persona leale. Però da parlamentare romano devo dire che sono stati fatti troppi errori. Un esempio, io avrei sostenuto Giorgia Meloni nell’ultima campagna elettorale a Roma. Proprio come ha fatto la Lega. Invece noi abbiamo portato  Marchini. E abbiamo regalato il comune alla Raggi. È solo un esempio, ma ovviamente non si può sottovalutare quanto è successo. Ora ci saranno le comunali nel 2021 e le regionali due anni dopo.  Ho un ottimo rapporto con Durigon e Centinaio della Lega, e penso che stavolta dovremo presentare una classe dirigente vera. E presente sul territorio. Insomma, nella doppia tessera di Francesco Giro si fondono amore e ragione. Storia personale e futuro. Sempre a testa alta però, non nascondendosi e con il coraggio delle proprie scelte. E di questi tempi, davvero non è poco.

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