Francesco Storace: “Donna Assunta? Capace di gesti di grandissimo affetto”

Il Corriere della Sera ieri ha dedicato una intera pagina alla scomparsa di Donna Assunta Almirante, corredata da un’intervista a Francesco Storace, che godeva della sua amicizia e stima e che per primo ha dato notizia della vedova di Giorgio Almirante. L’intervisdta, dal titolo “Attenta e preziosa. Ma non volle mai candidarsi”, è firmata da Maria Egizia Fiaschetti. La riproponiamo per intero.
“Di Donna Assunta Almirante Francesco Storace, ex Msi poi An, ricorda le ramanzine, aspre ma mai rancorose, che non duravano mai a lungo. «Era preziosissima, una consulente gratuita». Come accolse la sua elezione alla presidenza della Regione Lazio? «Era molto contenta e mi segnalava spesso situazioni che non funzionavano, in particolare nella sanità». Nonostante l’influenza che in molti le riconoscono, la vedova Almirante non ha mai voluto ricoprire incarichi politici. Se invece avesse deciso di intraprendere questa strada, in quale ruolo pensa si sarebbe espressa al meglio? «È vero, rifiutò sempre. Ma sarebbe riuscita a fare contemporaneamente la maggioranza e l’opposizione».

Donna Assunta interlocutrice importante per molti
Eppure ha preferito evitare un suo coinvolgimento diretto, sebbene sia stata per anni un’interlocutrice importante per molti. Dice Storace: «Avrebbe voluto una candidatura efficace per la figlia Giuliana (de’ Medici, ndr ), che nel 2013 lanciammo alle elezioni regionali del Lazio con La Destra, ma prendemmo un solo seggio e rimase fuori». Quale fu la sua posizione rispetto alla disgregazione della destra? «Partecipò alla promozione della rinascita di Alleanza Nazionale. Ricordo un pranzo nella sua casa ai Parioli, voleva l’unità tra noi e Giorgia Meloni ma l’operazione non riuscì… più per volontà mia, lo ammetto».
“Quella volta che venne al Congresso della Destra…”
Qual è il ricordo che più la lega a Donna Assunta? «Quando venne al congresso della Destra dopo la scissione, allora il Pdl andava fortissimo e fu un gesto straordinario, di grande affetto». Nel ritratto della sua personalità gli aspetti che spesso vengono messi in risalto sono la tenacia, il carattere deciso, la severità: aveva anche un lato più indulgente? «Era umanissima e animata da un grande spirito di solidarietà, se veniva a conoscenza di persone in difficoltà un minuto dopo si attivava per portare il suo aiuto».